Covid a Parete, prolungata sospensione attività didattiche in presenza

Sono giorni molto difficili. In considerazione dell’elevato numero dei contagi anche tra ragazzi in età scolastica, ho deciso di sospendere le attività didattiche in presenza fino a venerdì 9 aprile in deroga al DPCM. È stata una scelta difficile che probabilmente genererà critiche ed attacchi, ma, come sempre, mi assumo la piena responsabilità per tale decisione. La salute prima di tutto”. Lo annuncia il sindaco Pellegrino.

“Il numero dei contagi purtroppo continua ad aumentare ed abbiamo diversi focolai sul territorio comunale. Il mese di aprile sarà determinante nella lotta al Covid-19 sia perché ci sarà un’accelerata nella campagna vaccinale sia perché andiamo incontro alla stagione calda. Non nascondo che l’ultimo DPCM sull’emergenza covid prevedendo la riapertura delle scuole dalla settimana prossima e limitando i poteri dei sindaci non mi ha fatto dormire la notte. Ho letto tante assurdità sull’ordinanza di sospensione delle attività scolastiche in presenza per la settimana prossima ed è necessario un chiarimento. L’ordinanza non è contro il Presidente Draghi perché il DL consente in casi di focolai di sospendere le attività scolastiche in presenza. C’è chi scrive che non ci sono i numeri. Invece, ahimè i numeri ci sono e sono pure alti. La media dei contagi a Parete nell’ultima settimana è ben al di sopra di quella regionale. 61 contagi solo nell’ultima settimana con una media di positivi di circa il 20% contro il 10% della Regione Campania”.

“Leggo che già c’è chi sta preparando un ricorso al TAR. Bene, ci difenderemo ed illustreremo le nostre ragioni con i dati e con i fatti. Per me è stata una scelta difficile e lo dico da padre ancor prima che da Sindaco. Penso che l’investimento più grande che deve fare una società è nella scuola e nella formazione dei ragazzi, che rappresentano la classe dirigente del futuro. Per questo motivo in questi anni di amministrazione abbiamo dedicato la maggior parte delle nostre energie all’istruzione e alla cultura. Purtroppo nell’ultimo anno abbiamo dovuto fare i conti con l’emergenza Covid-19 e purtroppo la scuola ed altri settori hanno subito molti danni. Ma vi posso garantire che il sottoscritto è il primo che vorrebbe i ragazzi a scuola ogni giorno. Me lo chiedono anche le mie figlie, ma non si può investire nella formazione dei nostri ragazzi senza tutelare la loro salute e quella dei nostri concittadini più fragili. Vedo ormai che a livello nazionale le centinaia di persone che muoiono ogni giorno per covid sono solo dati statistici. In una piccola comunità come la nostra ogni perdita è una tragedia per i propri cari e per l’intera cittadinanza. Piuttosto impegniamoci di più nella nostra vita quotidiana a rispettare le regole anticovid dopodiché sarò il primo ad essere felice nel riaprire la scuola appena il livello di contagi lo consentirà”.

Redazione

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