Troppe armi in giro in Italia per mafiosi e terroristi, la denuncia del Si.U.L.C.

Da tempo, ormai, In Italia ed Europa è “allarme terrorismo”, oltre all’allarme italiano su Mafia, Camorra e N’drangheta. Il Si.U.L.C. aveva, in tempi non sospetti, “lanciato l’allarme” sule troppe armi che si stanno facendo girare in Italia.

Istituti di Vigilanza che, da oltre un decennio, chiudono in continuazione, con gravissime ricadute sulle Casse dell’Erario, dell’I.N.P.S. e delle Regioni, in un “sistema” rodato con un modus operandi sempre uguale che inizia, sempre, con “strane” mobilità con crisi, apparentemente, pre-costituite con C.I.G.S. – cassa integrazione – false e, legate a strane e nuove assunzioni anche “temporanee” a sei mesi di nuove Guardie Particolari Giurate che, in molti casi, vengono anche affiancate, se non sostituite, da addetti al portierato.

Scandali su scandali che vengono consumati sotto gli occhi di tutte le Autorità, Prefetture e Direzioni Provinciali del Lavoro senza escludere tutti i Governi ed i Ministeri competenti a cui il SIULC ha, da anni, sempre lanciato ogni tipo di allarme legato agli Istituti di Vigilanza.

A nulla è servito l’intervento per fare istituire “l’Albo delle Guardie Giurate” da dove ogni “nuovo” Istituto di Vigilanza deve attingere per evitare di riempire l’Italia di tante altre migliaia di armi che potrebbero finire nelle mani di terroristi, mafiosi e criminali, evitando di mettere in continuo pericolo l’Italia e l’Europa.

Lascia meravigliati il fatto che, nonostante il Ministro dell’Interno abbia “ordinato”, a fronte della conclamata crisi, l’istituzione di un albo di tutte le GpG licenziate e in mobilità e dal quale albo attingere per le eventuali altre nuove assunzioni, le Prefetture, come per quelle di Napoli ed Avellino, ancora non eseguono “quell’ordine” legittimo e logico e finiscano, così, di rilasciare, come un fiume, ancora licenze, decreti e porto d’arma ex novo riempiendo, così, le Città e le provincie di altre pericolose armi.

Super scandali come l’Italsecurity, l’Europol, La Partenopea, La Nuova Lince, Mondial Pool, Nuova Città di Roma, Union Security, BSK, Ipervigile, La Vedetta, Neapolis e altre centinaia ancora continuano sotto gli occhi di tutte le Autorità con un “cerchio magico” che, con nomi aziendali diversi, ma con le stesse persone o parenti/prestanomi, gestiscono questo “affaire” miliardario”.

Quel che fa invocare l’intervento “pregnante”della Magistratura a tutto campo, alla quale ci si è già rivolti, è il fatto che viene, continuamente, disatteso il cd. “DECRETO MARONI” – DECRETO 1 dicembre 2010, n. 269 – che Regolamenta tutti gli Istituti di vigilanza privata e questa non applicazione di una ottima Legge dello Stato vede speculazioni da parte di Istituti di Vigilanza con le gravissime omissioni da parte di tutte le Autorità.

Su questo sarebbe auspicabile anche l’intervento della Corte dei Conti per potere sanzionare, per poi farne confiscare tutti i beni, a coloro che, da oltre un decennio, con le loro omissioni, stanno facendo dissanguare le Casse dello Stato e impoverendo i cittadini in un business miliardario e senza limiti che mette in pericolo tutti i cittadini Italiani ed Europei.

Se, addirittura, le Autorità, i Governi ed i Ministeri non osservano e fanno applicare le Leggi dello Stato che fine possono fare i cittadini Italiani ed Europei?

DI BONITO Salvatore
Segr. Nazionale Si.U.L.C.

Redazione

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