(VIDEO) Camorra. Estorsione col metodo mafioso: arresti nel clan Belforte

Nella mattina odierna, in Caserta e Rimini, personale della Polizia di Stato di Caserta- Squadra Mobile- e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di BUTTONE Maria, BELFORTE Salvatore e GOLINO Alessandra, ritenuti responsabili di concorso in estorsione continuata, con l’aggravante dell’aver commesso i fatti col metodo mafioso ed al fine di favorire l’organizzazione camorristica dei “Belforte”, operante in Marcianise (CE) e comuni limitrofi.

Il provvedimento raccoglie e sviluppa le risultanze investigative svolte dalla polizia giudiziaria, sotto il costante coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nell’ambito di una complessa attività investigativa protrattasi per diversi mesi ed articolatasi in numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di appostamento, perquisizioni locali e personali che hanno palesato l’attuale operatività del clan BELFORTE nell’imposizione dei ratei estorsivi presso storici imprenditori attivi in Marcianise.

In particolare, nel decreto di fermo vengono contestate ai destinatari due episodi estorsivi.

Nel primo, è stato documentato un approccio estorsivo effettuato da BUTTONE Maria e BELFORTE Salvatore, quali mandanti, e BELFORTE Salvatore, GOLINO Alessandra e T.F. quali esecutori materiali, nei confronti di una grande azienda di logistica del marcianisano, costretta a versare in occasione delle ricorrenze di Natale 2016 la somma di 8000 euro, a titolo di tangente per il clan.

Nel secondo, è stato accertato che BELFORTE Salvatore, per conto della madre BUTTONE Maria si è presentato in più occasioni presso un’azienda marcianisana di distribuzione carburanti, azienda storicamente vittima di estorsione da parte del Clan Belforte, imponendo il versamento di denaro a titolo estorsivo. In occasione delle richieste estorsive il BELFORTE ha portato al seguito la figlia minore di circa tre anni. L’attività d’indagine ha permesso di documentare sia la richiesta estorsiva che il successivo pagamento del rateo di 3.000 euro in occasione delle ultime festività natalizie. In particolare, BELFORTE Salvatore ha costretto per anni i titolari della citata azienda a versare ratei estorsivi in occasione delle principali ricorrenze (festività di Pasqua, Ferragosto e Natale).

Salvatore BELFORTE e la compagna Alessandra GOLINO sono stati raggiunti dal provvedimento in Marcianise, presso la loro abitazione, mentre BUTTONE Maria è stata fermata in Rimini, ove domiciliava dal 18.12.2016, a seguito di revoca della misura degli arresti domiciliari con contestuale applicazione della misura del divieto di dimora nella Regione Campania nonché quella di presentazione alla P.G..

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Redazione

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