Caserta. Maltrattamenti e lesioni alla moglie, 43enne finisce in galera

II 14 agosto 2017, personale in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Caserta ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura personale della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di S Maria Cv, nei confronti di ALAIMO Bruno cl. 1974, indagato in ordine al reato di maltrattamenti contro conviventi e lesioni aggravate in danno della moglie, con l’aggravante di aver commesso il fatto in stato di ubriachezza ed in presenza di minori. Le indagini, dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, erano originate dalla denuncia della vittima, la quale – talora persino alla presenza dei figli minori della coppia -, è stata costretta a subire reiterare ingiurie, aggressioni fisiche caratterizzate da percosse al volto ed al capo, minacce di morte e violenze psicologiche poste in essere dal marito, condotte consumate dal mese di marzo del 2016 al mese di giugno di quest’anno.

In un’occasione l’uomo giungeva persino a scaraventare la donna fuori dall’automobile in corsa sulla quale viaggiavano e, conscguentemente alla serialità dei comportamenti subiti, la vittima risultava vivere in un clima di costante terrore e perdurante stato di ansia per la sua incolumità. L’arrestato, spesso sotto effetto di alcool, ha peraltro perseverato nella condotta criminosa nonostante fosse già stato rinviato a giudizio nell’ambito di altro procedimento penale per reati della stessa indole – atti persecutori e di lesioni aggravate, consumato in danno della medesima persona offesa – e nonostante fosse destinatario del provvedimento di ammonimento emesso dal Questore di Caserta in ordine a fatti simili a quelli per cui oggi è colpito dall’ordinanza di custodia cautelare.

Dalle numerose condotte moleste, l’ultima risalente al 25 giugno u.s., è emerso il concreto pericolo che l’arrestato perseverasse nell’attività maltrattante e che questa potesse sfociare in episodi ancora più gravi, come peraltro preannunciato dallo stesso nelle minacce rivolte alla donna. Come di consueto per tale tipologia di reati, le indagini sono state svolte con massima celerilà, giungendosi tempestivamente ad eseguire il titolo cautelare, emesso dal Gip su richiesta della Procura.

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Redazione

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