Regione Campania, consiglio approva Bilancio

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha   approvato con 30 voti favorevoli dei gruppi della maggioranza, e 7 contrari del gruppo del M5S, il Disegno di legge “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione   finanziario per il triennio  2018-2020 della Regione Campania – Legge di stabilità regionale 2018” e  il Disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2018-2020 della Regione Campania”, con  31 favorevoli e 7 contrari.

Sono state approvate a maggioranza anche la Delibera amministrativa sul    “Rendiconto  della   gestione  del Consiglio Regionale della Campania per l’esercizio finanziario 2016” e  la Delibera amministrativa sul “Bilancio di previsione finanziario del Consiglio Regionale per il triennio 2018-2020.

In apertura della seduta consiliare, il Vice Presidente Vicario del Consiglio regionale, Tommaso Casillo, ha espresso la “totale solidarietà del Consiglio regionale al giovane diciassettenne Arturo che è stato accoltellato nella centralissima via Foria  a Napoli, per il quale si stanno moltiplicando le iniziative di vicinanza. Nella speranza, e aggiungo certezza, che questa ulteriore vicenda di criminalità  e microdelinquenza sia un segnale per il Governo per elevare il livello di sicurezza dei cittadini”.

Ad introdurre i disegni di legge, ad iniziativa dell’assessore regionale al bilancio, Lidia D’Alessio,  è stato il Presidente della Commissione Bilancio e Finanze, Francesco Picarone, che ha sottolineato: “nonostante il quadro economico e finanziario estremamente restrittivo, la manovra di Bilancio salvaguarda le fasce deboli e garantisce le risposte alle principali esigenze sociali, come il contributo alle famiglie con persone affette da autismo, determinato n 1,5 milioni per il triennio 2018/2020; il supporto economico per le donne vittime di violenza di genere quantificato in euro 1,5 milioni per il triennio; i fondi per la cultura e ricerca: 4,8 milioni di euro; l’abbonamento annuale gratuito per il trasporto pubblico locale degli studenti delle scuole e delle Università pari a 45 milioni nel triennio; 16 milioni nel triennio per incrementare il fondo delle disabilità; la proroga del piano casa e dei termini assegnati ai comuni per concludere l’esame delle istanze giacenti di sanatoria edilizia; le misure per il patrimonio culturale immateriale e la ricerca scientifica del quale, presso la struttura amministrativa regionale competente, è istituito l’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (Ipic), l’ulteriore riduzione dei costi della politica con il contributo di solidarietà straordinario  a carico dei vitalizi per le politiche sociali e la riduzione dei rimborsi per i consiglieri regionali”.   L’esponente del Pd ha anche replicato alle dichiarazioni rese dalle opposizioni nella conferenza stampa tenuta prima della seduta consiliare: “non c’è stata alcuna violazione della agibilità democratica in Commissione né alcuna impossibilità di esaminare gli emendamenti al bilancio nel merito – ha detto Picarone – , infatti,  per la prima volta,  arriviamo in Aula senza maxi emendamento, quindi non ci sono provvedimenti sostitutivi del lavoro svolto in Commissione, questo è già in sé  un fatto democratico molto importante. Inoltre, in Commissione il 68% degli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili, il 30 per cento di essi erano della maggioranza e, quindi, non è stato perpetrato alcun abuso nei confronti delle opposizioni che avrebbero potuto, comunque,  fare ricorso alla commissione per il regolamento ma, invece, hanno preferito abbandonare i lavori della Commissioni in concomitanza con l’orario previsto per l’inizio della partita di calcio del Napoli”.

Sulla manovra di bilancio si è svolto un intenso dibattito, al termine del quale i consiglieri dei gruppi di centrodestra, che, prima del Consiglio, hanno tenuto una conferenza stampa, insieme con il Movimento 5 Stelle, per denunciare “la volontà politica della maggioranza di non discutere gli emendamenti presentati dalle opposizioni in un clima di inagibilità politica, di arroganza e violazione delle prerogative democratiche”, hanno motivato il proprio dissenso politico sul merito dei contenuti del Bilancio e hanno abbandonato l’Aula; i consiglieri del M5S hanno, invece, discusso i propri emendamenti.

“Dichiarando inammissibili tutti i nostri emendamenti, De Luca e il centrosinistra hanno reso inutile il Consiglio, la nostra presenza in Aula – ha spiegato il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro – oggi questa giunta e questa maggioranza, calpestando le più elementari regole democratiche, ci hanno persino negato dieci minuti di tempo per discutere i nostri emendamenti dichiarati inammissibili in Commissione con un vero e proprio colpo di mano. Se non possiamo discutere nulla, se questo centrosinistra preferisce dare due milioni e mezzo di euro all’aeroporto di Pontecagnano e azzerare le risorse per i ciechi dell’Istituto Martuscelli, per i disabili e cancellare Campania Zero per spalancare le porte degli incarichi e delle consulenze, non lo legittimeremo e dunque abbandoniamo l’aula”, ha concluso.

 

“Siamo davanti a una legge di bilancio scarna e carente, che non mette mano a una serie di settori. Non si parla di sviluppo locale e di tutela al lavoro, anzi, i alcuni casi si cancellano alcune misure che avevano l’intenzione di andare a tutelare la sicurezza del lavoro. Non si parla di turismo e agricoltura. E’ una legge contraddistinta da un iter in Commissione Bilancio caratterizzato dalla confusione e dall’arroganza di una maggioranza che ogni volta che si deve misurare con le nostre proposte nel merito e preferisce scappare dalla discussione e mettere in campo continue forzature, contingentare i lavori, fare continue violazioni regolamentari che hanno l’unico fine di strozzare il dibattito, eliminare il dialogo, calpestare i principi alla base della democrazia e far decadere con l’inammissibilità le nostre proposte, un’inammissibilità applicata con due pesi e due misure” – ha detto il capogruppo del M5S Gennaro Saiello.

 

Sulla dismissione delle partecipate regionali, contenuta nella legge di stabilità, si pensa a chissà quale operazione di spending review stiamo mettendo in campo, quale risparmio stiamo generando per dar fiato ad altri servizi o ad altre esigenze che di questa Regione ha bisogno. Francamente quest’articolo, per quanto mi riguarda, non merita il rango di essere elevato in una legge di stabilità per due motivi: economici e politici. Ci rendiamo conto di cosa stiamo votando?  Un risparmio di 20 mila euro, cioè niente, il niente. Siamo seri, questo non significa dismettere e creare la disoccupazione, ma un’efficienza della Pubblica Amministrazione, un risparmio economico lo si fa con i numeri e con cifre serie” – ha aggiunto il consigliere Tommaso Malerba (M5S).

 

 È un disegno di legge che io guardo nei suoi aspetti positivi perchè il primo segnale che ha dato è quello della riduzione dei costi della politica, mentre a livello nazionale non si è dato questo segnale, per passare poi alle sponsorizzazioni nella speranza di recuperare dei fondi e gravare sempre di meno sulle casse regionali, poi c’è ancora la lotta all’evasione con la possibilità di fare degli accordi con società e enti locali per il contrasto all’evasione della tassa automobilistica” – ha sottolineato il capogruppo di De Luca Presidente, Carmine De Pascale.

 

Nel suo intervento il consigliere Luciano Passariello si è soffermato sul contenuto di alcuni emendamenti, tra cui quelli che riguardano le società partecipate, e faccio riferimento a CAS, dove c’è gente che non ha preso lo stipendio per tre – quattro mesi.  Ho fatto degli emendamenti semplici che non comportano nemmeno teoricamente una spesa, ma con i quali si dice che, nel momento in cui le società partecipate hanno difficoltà di cassa, la Regione Campania non fa altro che anticiparli al di là di quello che è il problema della contabilità”.

“Voglio ricordare che i nostri emendamenti chiedevano, per esempio, di stabilire un tetto massimo alle consulenze esterne e agli incarichi dirigenziali, rimodulare il superticket per evitare che paghino sempre i poveri, un piano triennale per affrontare il problema delle polveri sottili e anche questo non è stato considerato” – ha evidenziato la consigliera Maria Muscarà (M5S) – ricordando che “il forte problema della Campania è il rispetto della salute e dei territori, visto il fallimento di tutti i provvedimenti sulla Terra dei fuochi”.

“Con i colleghi casertani abbiamo proposto di salvare il Museo Campano di Capua per la somma di 359 mila euro e la risposta è stata che non c’era la copertura, ma la verità è che lo stratagemma che è stato utilizzato per questa sessione di bilancio è dire che nelle proposte emendative non ci fossero le indicazioni delle somme necessarie alla copertura. Io ritengo che sia stato un utile stratagemma che ha messo in difficoltà anche i funzionari stessi del Consiglio perché tutti ci siamo accorti che dietro queste risposte vi era la volontà politica di non aprirsi al confronto” – ha sottolineato il consigliere Gianpiero Zinzi (FI).

“Siamo pienamente contenti ed orgogliosi di questo provvedimento perché ci atteniamo ai dati: il Pil della Campania dalle ultime proiezioni è salito del 3 per cento e siamo la regione che nel Meridione è capofila, probabilmente siamo l’invidia dell’intera Italia e per questo, quando richiamavo a quei titoli di giornale, facciamo paura, nel senso buono del termine, a qualche concorrente a livello nazionale e internazionale. Credo che non ci facciamo distrarre da niente e da nessuno” – ha detto il consigliere Alfonso Longobardi.

“Posso essere certo che voi invece non voterete alcuni provvedimenti che noi ritenevamo e riteniamo importanti e fondamentali per lo sviluppo di questo territorio, cioè quello della stabilizzazione dei dipendenti e dei contratti ex CIPE all’ASL, che ancora una volta non avete voluto fare, la stabilizzazione dei dipendenti all’interno dei piani di zona o la stabilizzazione del trasferimento dei dipendenti cosiddetti secondari che stanno alle province e che devono essere trasferiti alla Regione” – ha replicato il capogruppo di FdI Alberico Gambino.

 

Avevo proposto due emendamenti, uno relativo alle misure di semplificazione del trasporto marittimo, è stato dichiarato inammissibile con la dicitura che è privo di copertura finanziaria, che s’intitolava “Misure di semplificazione del trasporto marittimo” e prevedeva il sostegno della Regione Campania alle imprese di navigazione autorizzate al trasporto pubblico marittimo per favorire investimenti al fine d’istituire un sistema di digitalizzazione di bigliettazione integrata” – ha sottolineato la consigliera Maria Grazia Di Scala.

“Da parte mia e per il partito che rappresento, l’Italia dei Valori, c’è pieno sostegno per due punti che ci tengo a sottolineare: uno è quello sullo stanziamento di 500 mila euro per il sostegno alle famiglie con persone affette dal disturbo dello spettro autistico; l’altro punto è la legge sul sostegno alle donne vittime di violenza, un aspetto che non va sottovalutato, è un punto fondamentale e importante di questa legge di stabilità” – ha rimarcato il consigliere Francesco Moxedano.

“Mi riallaccio a quanto detto dal consigliere Moxedano che dice che siamo una regione che ha il PIL che cresce, l’hanno detto in parecchi, ma se apri l’atlante Save the Children entrato a far parte dell’enciclopedia Treccani, vedi che l’obesità infantile in Campania è al 44 per cento, tantissime scuole non hanno la palestra per garantire l’educazione fisica ai ragazzi delle scuole e i tassi di povertà relativa per le famiglie sono di circa il 26 per cento. La situazione, quindi, è drammatica e la dispersione scolastica dall’anno scorso a quest’anno è in crescita dall’anno scorso a quest’anno, a fronte di manovre che sono il nulla da parte della Giunta regionale, visto che ha fatto Scuola Viva, che sono fondi spot dati a scuole tra l’altro virtuose che sono in grado di fare i progetti, anziché intervenire su quelle scuole che sono invece in difficoltà nelle periferie e che, se non riescono a fare i progetti è perché hanno difficoltà complessive e su quello si doveva fare un intervento” – ha aggiunto il consigliere del M5S Luigi Cirillo.

“La legge di stabilità contiene elementi di novità rispetto al passato, quindi è molto positiva, ed è una Legge di stabilità che ancora una volta evidenzia l’impegno e la sensibilità di questa Amministrazione regionale nei confronti dei cittadini della regione Campania – ha detto il consigliere di Campania Libera, Psi, Davvero Verdi, Vincenzo Maraio –  questo è un testo normativo importante perché introduce elementi di novità significativi a partire dal taglio ai costi della politica, la dismissione e la razionalizzazione delle società partecipate, misure importanti per le fasce deboli e il trasporto pubblico per il diritto allo studio”.

“Preferisco la strada ragionata che propone il Presidente della Commissione Bilancio di sederci attorno al tavolo e fare cose serie e non di rincorrerci sulla demagogie e su cose che non esistono che pare non produca molto ai Partiti politici o ai Gruppi parlamentari che vogliono discutere di quest’argomento. Il Movimento 5 Stelle fa una battaglia legittima e sta qua a discutere di questi argomenti. Diamo, ad entrambi, la piena disponibilità. Rinvio la decisione che verrà presa da parte nostra alla decisione che prendiamo tutti insieme, consapevolmente e d’accordo, è di piena intesa da parte dei Gruppi che vengono rappresentati dalla nostra Opposizione” – ha detto il capo dell’opposizione di centrodestra Stefano Caldoro.

“È chiaro che respiriamo tutti l’aria della campagna elettorale e ognuno porta avanti le battaglie, alcune corrette e altre meno, ma vorrei sottolineare tre elementi che mi sembrano oggettivi e indiscutibili. Il primo elemento è che non mi risulta che da parte delle altre regioni negli ultimi anni, oltre agli interventi che abbiamo messo in campo, ci sia stata una concreta volontà di intervenire sui tagli dei costi della politica. Tutti sanno che io all’interno della maggioranza ho una posizione molto rigida rispetto a questo, sono da sempre contrario ai vitalizi o altre cose del genere, ma è chiaro che le cose si cambiano gradualmente e secondo me bisogna lavorare nell’ottica di cercare di migliorare gradualmente ed eliminare una serie di aspetti legati ai costi della politica che in molti casi non erano illegali, ma con il passare degli anni e per chi è venuto dalle legislature precedenti (mi riferisco ai Consigli regionali, alla Camera dei Deputati e al Senato) oggi appaiono assolutamente inaccettabili e infatti a partire da questa consiliatura i vitalizi non ci sono più” – ha evidenziato il capogruppo di Campania Libera, psi, Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

 

Nell’illustrare uno degli emendamenti presentati dal gruppo, in merito alle misure antievasione della tassa automobilistica, il consigliere Vincenzo Viglione (M5S) ha sottolineato che “per rendere le misure realmente efficaci, bisogna introdurre provvedimenti che possano garantire che una parte del ricavato della tassa automobilistica resti nella disponibilità dei  Comuni”.

Sul tema anche il collega di gruppo Michele Cammarano che ha lanciato un appello al dialogo sui temi fondamentali, tra cui un emendamento per l’acquisto dei defibrillatori.

Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca si è detto d’accordo per approvare l’emendamento aumentando il fondo per i defibrillatori e accelerando la spesa delle risorse disponibili, “testimoniando che, nonostante tutto, non ci sono pregiudizi”.

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