Da Teano a Scarboruogh, gli In-Pulse conquistano e ammaliano il pubblico inglese suonando pezzi storici dei Pink Floyd.

Caserta (Alfonsina Antinolfi) –  Si parte sempre da un sogno, passaggio fondamentale per approdare alla realizzazione di un progetto. Così è stato per gli In-Pulse, complesso musicale teanese, che è da poco rientrato dall’Inghilterra, dove successo, emozione e talento l’hanno fatta da padrone. Un riscontro importante che rafforza l’unione di un gruppo già coeso e proteso verso nuove esperienze, forte delle tante proposte giunte da più parti e vari luoghi. Denominatore comune della band, l’amore e la passione sfrenati per i pink floyd. “E’ stato emozionante vedere la band suonare in Inghilterra”. Ha precisato il Promoter Ernesto De Maio. “Il primo appaluso è stato fondamentale per rompere il ghiaccio e il forte impatto emotivo scaturito da una platea nuova e mai affrontata”.  Colme di euforia e un pizzico di orgoglio le testimonianze dei componenti del gruppo.  Marco De Maio (Tastiere, Hammond, voce):  “Per noi è stata un’emozione forte esibirci nella terra dei Pink Floyd. Malgrado le non poche difficoltà dovute agli spostamenti siamo stati onorati e felici di aver riscosso riscontri positivi sia dal numeroso pubblico che dagli addetti ai lavori di livello internazionale presenti. Il confronto con professionisti del settore già dal sound check ha rappresentato per noi tutti un momento di crescita di cui faremo tesoro per le occasioni a venire”. Pasquale Viola (basso): “credo che l’esperienza del suonare con un tributo Pink Floyd in UK abbia un forte connotato simbolico, in quanto abbiamo dimostrato come un dato culturale che si assumeva autoctono – ossia l’invenzione del rock psichedelico- abbia superato spazio e tempo, per ritornare intatto al suo luogo d’origine. Ciò evidenzia non solo l’universalità della musica, ma anche il sacrificio, l’impegno e la dedizione degli In-Pulse nel perseguire i propri obiettivi”. Gianfranco Altieri (chitarra):  “Sensazioni personali,  emozioni, orgoglio e reverenza,  è adorabile respirare i profumi della patria di una band che hai nel sangue ma che sangue tuo non è; è adorabile sentire calpestare terreno tanto ambito ed avere l’impressione di camminare scalzo per tenere contatto diretto con quella terra che ha generato atmosfere che stimolano percezioni così raffinate”. Petrella Franco (sax):  “È stata un’esperienza entusiasmante, già dall’attesa! Esibirci all’estero è sicuramente per noi un ulteriore punto di partenza, non certo di arrivo.A Scarborough si è sentito forte il legame tra i componenti della band, tanto talento ma anche tanta attenzione ognuno per l’altro, sensibilità, cura, impegno e professionalità, posso dire senza temere smentita, più di ogni altra precedente esibizione”. Paride Lerro (chitarra):  “La cosa più entusiasmante è stata quella di ritrovarci a casa comunque anche a chilometri di distanza. Abbiamo vissuto questa esperienza come una grande famiglia e credo sia anche ciò che abbiamo trasmesso al pubblico: la grande magia di essere uniti nell’affrontare questa grande sfida. Ora sentiamo ancora l’emozione di essere saliti su un palco con la sfrontatezza di chi vuole suonare i Pink Floyd e basta senza mezzi termini facendo parlare solo la loro musica”. Christian Compagnone (voce solista):  “Suonare nella patria dov’è nata la musica che ci ha formati sia come musicisti che come ascoltatori rappresenta una meta ambita per molti,  per noi era un sogno divenuto realtà. Eseguire il nostro omaggio alla band che più amiamo nella loro patria ci ha riempito di orgoglio e senso di responsabilità e visti i risultati più che entusiastici non si può non essere appagati per il lavoro fatto.  Ció ci stimola a fare ancora di più a cercare soluzioni di spettacolo e musicali sempre migliori”. Lorena Mancini  (corista):  “Quando mi è stato chiesto di intraprendere quest’avventura musicale e andare all’estero ho pensato subito che sarebbe stata una bellissima esperienza. Il palco, le luci, il pubblico è sempre emozionante e farlo in patria Floyd ti da un’adrenalina maggiore.” Gli altri componenti del gruppo che hanno partecipato a questo tuor inglese associandosi alle emozioni degli altri sono:  Paolo Cirelli (Batteria) e Jole maddalena (Corista).  “Un ringraziamento particolare  – sottolinea  De Maio – a chi ci ha seguito e supportato in questa avventura rendendo il tutto ancora più straordinario, e in particolare a Leonardo Maria D’Alonza nostro Video editor e  promotore del concerto in UK”.

 

 

 

 

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