Napoli. Prelato frequenta sauna gay, Francesco Mangiacapra pronto a denuncia il Cardinale Sepe

Francesco Mangiacapra, l’avvocato napoletano, ex gigolò, attivista LGBT e autore del controverso dossier di denuncia su cinquanta preti omosessuali del sud Italia, annuncia di voler denunciare il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli e Presidente della Conferenza Episcopale Campana.

Nei prossimi giorni depositerò presso la Curia di Napoli un’intimazione affinché Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Sepe prenda atto della notizia di reato circolata sulla stampa a seguito di una denuncia di un ministrante di una parrocchia napoletana che accusa un prelato napoletano di frequentare una sauna gay di Roma. Ciò, seppur non costituisce un illecito sanzionabile dal nostro diritto penale, rappresenta un grave reato penale canonico. Nel caso in cui il mutismo da parte della Curia di Napoli dovesse protrarsi anche di fronte a una formale diffida a intervenire, mi troverò costretto a denunciare questa inerzia al Prefetto della Congregazione per il clero, nonché, per conoscenza alla Congregazione per la dottrina della fede, al Nunzio Apostolico e al Presidente della conferenza episcopale italiana.

La notizia a cui Francesco Mangiacapra fa riferimento, riguarda la storia raccontata da M.V., giovane ministrante di una Parrocchia di Napoli, catechista e animatore parrocchiale, che poche settimane fa aveva denunciato, senza nascondersi, tramite la trasmissione “Dritto e Rovescio” di Rete4 di aver incontrato in una sauna gay un noto sacerdote napoletano vicino agli ambienti della Curia. A tali dichiarazioni non è mai seguita una presa di posizione della Curia di Napoli né alcun provvedimento pratico, nonostante il giovane abbia continuato a invocare  l’intervento del Cardinale anche ai microfoni della trasmissione  radiofonica “La radiazza” di Gianni Simioli .

Stando al Diritto Canonico, ogni qualvolta un Vescovo abbia notizia di un delitto è tenuto a intervenire” continua l’avvocato ex gigolò “L’urgenza di ricorrere alla Congregazione per la dottrina della fede scaturisce anche dal gravissimo silenzio del Cardinale Sepe, nella sua qualità di Presidente della Conferenza Episcopale campana, in merito ai recenti scandali di Positano, Ischia e di Pozzuoli, da me stesso denunciati, in cui alcuni parroci dalla documentata condotta moralmente deprecabile, continuano imperterriti a dire messa“.

Mangiacapra fa riferimento a diversi episodi di cronaca recente in cui alcuni parroci, nonostante gli scandali che li hanno coinvolti, tutti documentati dal corposo dossier dell’avvocato napoletano, sono tornati a dir messa nelle stesse parrocchie da cui erano stati allontanati. Più recente è proprio il caso di Ischia, che ha visto un parroco pubblicare un porno gay sul proprio profilo Facebook.

“Il silenzio stampa degli uffici della Curia è un abile espediente politico ma non è il comportamento di un pastore la cui priorità dovrebbe essere la cura delle anime” conclude Mangiacapra, pronto questa volta a far arrivare ai vertici del Vaticano la propria denuncia “Il tempo dei preti colti e della gente ignorante è finito, ora anche i credenti si pongono delle domande e le pongono alla Chiesa, pretendendo delle risposte chiare“.

Redazione

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