Teverola. Commissione controllo e garanzia, Futura: “Basta sceneggiate”

“Sulla Commissione Controllo e Garanzia il gruppo di opposizione “Teverola Città Fertile” ha montato un caso senza alcun fondamento di verità, mistificando artatamente la verità per, come sempre, ingannare la cittadinanza per scopi politici. La trasparenza è un valore supremo, non un giocattolo da utilizzare a convenienza filosofeggiare”. E’ la replica del gruppo di maggioranza Futura per Teverola al gruppo consiliare di minoranza, Teverola Città Fertile.

http://www.larampa.it/2019/11/06/teverola-citta-fertile-bacchetta-la-maggioranza-sulla-commissione-controllo-e-garanzia/

“Ma andiamo con ordine e facciamo chiarezza. Fra i primi atti dell’amministrazione Barbato, a differenza del passato (durante l’amministrazione Di Matteo la commissione fu composta solamente ad ottobre), c’è stato proprio l’istituzione in Consiglio Comunale di tale organismo. Ciò a dimostrazione di quanto teniamo ad uno strumento che rappresenta una garanzia per la comunità. Nella prima seduta, quella del 9 agosto, i consiglieri di maggioranza membri Amelia Martino e Biagio Pezzella (Giuseppina Caputo assente per seri motivi personali) avevano chiesto al presidente Dario Di Matteo, consigliere di minoranza, di calendarizzare le convocazioni per facilitare la presenza a tutti, in modo da conciliare più facilmente impegni personali e amministrativi. Altra dimostrazione di quanto la presenta in tale commissione fosse di grande importanza per gli esponenti di Futura per Teverola. Richiesta prontamente disattesa nei mesi successivi. Ma nonostante questo, verbali alla mano, abbiamo sempre fatto un enorme sforzo per garantire la presenza di un consigliere di maggioranza. Nell’arco di questi due mesi abbiamo cercato di partecipare sempre, nonostante gli errori di convocazione e, soprattutto, nonostante il presidente continuasse ad ignorare le nostre richieste. Insieme abbiamo concordato di procedere per le vie brevi per le convocazioni, ed è stato sempre prontamente avvisato (e ci sono chat che lo dimostrano che per privacy non pubblichiamo) dell’impossibilità a partecipare. Ma nonostante questo, in diverse occasioni, sapesse della nostra indisponibilità, ha deliberatamente convocato riunioni poi ovviamente andate deserte. Chiaro esempio la seduta convocata per il 16 ottobre: avevamo espressamente sottolineato la nostra impossibilità a partecipare, chiedendo come data il 28, ma lui, ignorandoci, ha scelto poi il 24″.

Le nostre assenze sono state sempre motivate, il presidente sempre avvisato. E lo sfidiamo a dimostrare il contrario, con prove, non con le chiacchiere. Per fare un altro esempio, il 13 settembre lo abbiamo informato dell’assenza a causa della manifestazione di commemorazione per i Carabinieri trucidati nel 1943. Non abbiamo nessun motivo ad assentarci: un’amministrazione trasparente, non solo dal punto di vista interno, ma soprattutto nei confronti dei teverolesi, è la nostra priorità. E stiamo dimostrando. E veniamo adesso all’ultima convocazione, quella del 4 novembre, sulla quale l’integerrimo signor presidente ha montato un caso nazionale. L’oggetto “Attivazione servizio scuolabus ed atti correlati” non rientra fra gli argomenti annoverati dall’art. 25 del regolamento comunale. Abbiamo appositamente inviato al consigliere una mail in data 30 ottobre per segnalare la cosa, invocando nuovamente, inoltre, la calendarizzazione delle sedute con cadenza quindicinale e di pomeriggio, per poter garantire la presenza di tutti. Il presidente ha ignorato la mail e verbalizzando, il 4 novembre, la nostra assenza. Il caso vuole, però, che la nuova convocazione, quella fissata per l’11 novembre, presenta un oggetto molto più articolato. Stesso concetto, diversa la forma: “Attivazione servizi essenziali al cittadino attraverso l’attuazione degli obiettivi programmati e delle previsioni di bilancio – servizio trasporto scolastico”. Ora ci chiediamo, caro consigliere Di Matteo, in pochi giorni ha avuto un’illuminazione divina, o ha notato la nostra mail, capito l’errore, ma ci hai ignorato di proposito? E davvero ha il coraggio di dire che scappiamo dal confronto, davvero hai l’ardire di definire la nostra assenza un dato che esprime ostilità alla democrazia? Lei stesso ha rinviato una seduta per vie brevi, quella del 30 settembre, mentre noi tutti eravamo disponibile. Allora deve autocondannarsi? Facciamola finita con queste sceneggiate, basta con le menzogne e i mezzucci di basso livello. La Commissione Controllo e Garanzia è un organismo serissimo, non un giochino da utilizzare per far politica. La smetta di ingannare i cittadini, e si dedichi al suo ruolo”.

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