Carceri, rivolta a S. Maria Capua Vetere: agenti feriti

Non cala la tensione al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dopo i fatti dell’altro giorno. È di otto agenti penitenziari feriti il bilancio della rivolta dei detenuti.

Nella notte sei agenti della Polizia Penitenziaria di Benevento, arrivati in supporto a quelli di SMCV, sono stati aggrediti da due detenuti extracomunitari che, dopo aver dato fuoco alla propria cella – il rogo è stato spento – sono stati portati in infermieria; durante il trasporto, i due reclusi si sono scagliati addosso ai poliziotti con un pezzo di ferro ricavato dopo la rottura di una porta mettendo a soqquadro sia la sezione che l’intero corridoio.

Altri due agenti sono rimasti feriti stamani quando è scoppiata la rivolta nello stesso reparto, con decine di detenuti che si sono impossessati del reparto e gli agenti che si sono rifiutati di intervenire per non aggravare la loro situazione, essendo molto già indagati per i presunti pestaggi di detenuti avvenuti il sei aprile scorso al carcere.

“Con riferimento ai fatti accaduti nella notte nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia ha immediatamente chiesto accertamenti urgenti, disponendo che il Provveditore regionale della Campania Antonio Fullone e il vice capo del Dap Roberto Tartaglia si rechino sul posto”. E’ quanto si legge in una nota del DAP – Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.


CARCERE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, SALVINI: “NELLA NOTTE VIOLENZE E POLIZIOTTI FERITI, BONAFEDE SVEGLIA!”

“Carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta): prima la rivolta in carcere, senza che un delinquente sia stato punito. Poi 48 poliziotti indagati per “tortura”, e stanotte altre violenze e altri poliziotti feriti. Basta, il limite è stato superato: ministro Bonafede, sveglia!”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Alle dichiarazioni del leader Matteo Salvini si aggiungono anche quelle del coordinatore provinciale della Lega di Caserta Salvatore Mastroianni, anche consigliere comunale della città di S. Maria Capua Vetere.

“Situazione insostenibile, non è pensabile che gli agenti della polizia penitenziaria debbano fare il proprio dovere in un clima del genere nel totale silenzio del ministro della giustizia Bonafede”.


Disordini nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere, SINAPPE: “Più volte abbiamo chiesto squadre antisommossa della Polizia Penitenziaria”

“Nella mattinata di oggi un gruppo di detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere hanno assaltato il reparto “Danubio”, aggredendo e torturando il personale di polizia penitenziaria che – dopo essere stato indagato dalla Procura per presunte torture ai detenuti – teme ulteriori ripercussioni nel tentare di riportare l’ordine e la sicurezza in carcere”. A dichiararlo sono Michele Vergale del SIPPE e Luigi Vargas del SINAPPE, sindacati della Polizia Penitenziaria.

Già questa notte un detenuto aveva aggredito dei poliziotti nell’area infermeria e questa mattina gli agenti, per protesta, non volevano iniziare il servizio perché – sostengono i sindacalisti – non c’è più la possibilità di lavorare serenamente e il personale si sente abbandonato dal Dap e dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che non ha espresso alcuna parola di conforto ai suoi uomini dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, dove 44 agenti si sono visti notificare davanti ai parenti dei detenuti avvisi di garanzia.

“Il SIPPE ha chiesto più volte l’istituzione delle squadre antisommossa della Polizia Penitenziaria- aggiunge Vergale – che possano intervenire in questi casi e che siano addestrati e tutelati; altrimenti si rischia di perdere definitivamente il controllo delle carceri che passerebbe irrimediabilmente alla criminalità organizzata. Il Ministro della Giustizia – concludono Vergale e Vargas – si assuma la responsabilità politica del fallimento del sistema penitenziario e dell’assenza di una concreta progettualità, sia della Polizia Penitenziaria sia del sistema carcerario stesso”.


SMCV. Aggressione agenti penitenziari, Zinzi: “Situazione fuori controllo, lo Stato faccia sentire la propria forza”

“In questo momento, dopo l’aggressione di ieri sera con due agenti costretti a ricorrere alle cure mediche, è in corso una rivolta al carcere di Santa Maria Capua Vetere e un altro poliziotto è rimasto ferito. Vicende che seguono la notifica dei provvedimenti nei confronti degli agenti e i conseguenti festeggiamenti in cella e fuori dall’istituto di pena. La catena di eventi dimostra come la situazione sia completamente fuori controllo”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega, Gianpiero Zinzi che questa mattina ha incontrato gli agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

“Vicinanza, sempre, al corpo della polizia penitenziaria. Il silenzio del Ministro Bonafede sulle modalità di notifica dei provvedimenti prima e sui brindisi nelle celle poi, è inquietante. E’ arrivato però il momento che lo Stato faccia sentire la propria voce a sostegno degli agenti che non possono essere lasciati soli”.


SMCV. Aggressione agenti penitenziari, Peluso – Ronghi: “E’ frutto della delegittimazione della Polizia Penitenziaria”

“La rivolta dei detenuti in atto al carcere di Santa Maria Capua Vetere e’ frutto della delegittimazione della Polizia Penitenziaria”. E’ quanto afferma la vice responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno di FdI, Gabriella Peluso.

“Esprimiamo forte solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria che sono stati aggrediti dai detenuti”-sottolinea Peluso – per la quale “questi servitori dello Stato sono vittime di condizioni di lavoro molto difficili e di iniziative della magistratura che sembrano demolire il loro impegno al servizio dello Stato”.

“Profonda solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria vittime delle aggressioni da parte dei detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e fermo invito al Ministero della Giustizia ad intervenire a garanzia dello svolgimento della loro fondamentale funzione lavorativa e per condizioni di lavoro che siano degne del valore di questi servitori dello Stato, che deve dimostrare rispetto nei loro confronti”. E’ quanto afferma il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi.

“Quanto avvenuto agli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere evidenzia il paradosso di una giustizia al contrario che esercita l’azione penale contro i servitori dello Stato” -sottolinea il responsabile del Compartimento nazionale Sicurezza di Cnal,Cesare Oca – che sollecita “investimenti di risorse umane ed economiche sul Corpo di Polizia Penitenziaria per rendere tale importante lavoro possibile nel quadro del rispetto e della valorizzazione da parte dello Stato”.

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