Sant’Arpino. Contact tracing, sindaco Dell’Aversana: “Bisogna cambiare le regole”

“Basta con i tamponi a tutti, il cosiddetto ‘contact tracing’ ossia il tracciamento dei contatti è saltato, il sistema è in tilt. Il caos regna sovrano. Mi chiamano decine e decine di cittadini esasperati dall’enorme lentezza dell’ASL nel fare tamponi e nel dare risposte. Il personale sanitario, non riesce più a chiamare tutti quelli che hanno avuto il tampone positivo per dare cure, occorrono settimane intere per avere una risposta. Vi sono persone che pur avendo fatto il tampone di controllo finale, pur senza sintomi, sono senza risposte da giorni e giorni. Bisogna cambiare le regole: bisogna fare i tamponi solo ai sintomatici. La gente protesta, chiusa in casa da giorni, senza sintomi, in attesa del tampone da fare o della risposta al tampone fatto. La stragrande maggioranza dei santarpinesi stanno bene, sono quasi tutti asintomatici”. Così il sindaco di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana.

“Persone che hanno un familiare positivo asintomatico a casa ma stanno bene in salute sono costretti a stare chiusi in casa aspettando per giorni e giorni la chiamata dell’ASL. Anche il familiare positivo asintomatico sta bene. Soffrono solo per la snervante attesa delle risposte che tardano. Nessuno risponde a telefono dagli uffici ASL ed i medici di base sono sull’orlo di una crisi di nervi. Uno tsunami ha travolto l’ASL. Meglio dedicare più risorse, agli ospedali, ai posti letto alla terapie intensive, alle cure domiciliari. Bisogna eliminare il tampone ai contatti dei positivi asintomatici. Si è visto nei fatti che è impossibile tamponare tutti. Non vi sono uomini e mezzi sufficienti. Nonostante l’encomiabile sforzo di medici e operatori sanitari delle ASl, risulta impossibile il “contact tracing” stiamo creando dei reclusi in casa. Sono travolto da richieste di aiuto. I cittadini mi chiedono di sollecitare l’ASL per avere risposte, ma il sindaco è impossibilitato ad agire. La tempesta dei tamponi ha travolto tutti e tutto. In base alla mia esperienza di Sant’Arpino, visto il grido di dolore della mia cittadinanza per evitare una rivolta popolare, che si sommerebbe alla rivolta sociale per crisi economica da lockdown, occorre limitare i tamponi ai sintomatici. Inoltre per i familiari dei positivi asintomatici, basterebbe un semplice isolamento con eventuale tampone solo alla fine dell’isolamento. Tutto questo fermo restando, ovviamente, il preciso rispetto del distanziamento sociale, dell’uso obbligatorio della mascherina e del rispetto delle norme igieniche e del divieto di assembramento”.

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