Polizia, problematiche sicurezza e organico in provincia di Caserta: al denuncia del sindacato LeS
“Non è più una mera supposizione ritenere che la Sicurezza della nostra Provincia potrebbe intraprendere una china pericolosa, in fondo alla quale le esigenze di Sicurezza dei cittadini potrebbero non ricevere più le risposte adeguate. Il crimine non arretra e soprattutto non aspetta i rinforzi delle Forze dell’Ordine. Men che meno sembra arrestarsi il fenomeno dei reati predatori, dell’immigrazione clandestina che spesso si trasforma in mano d’opera a basso costo per la criminalità organizzata. Se a queste legittime preoccupazioni sulla Sicurezza si aggiungono le gravose condizioni sociali ed economiche del territorio, è oggettivamente incontrovertibile constatare l’insufficienza numerica dei poliziotti, necessari per assolvere assiduamente agli impegni legati all’ordine pubblico, al controllo del territorio, all’attività info-investigativa, amministrativa e a tutte quelle materie, inerenti le diverse Specialità di Polizia. Se poi, a queste pesanti condizioni, aggiungiamo lo stress psicofisico a cui andrebbero incontro gli operatori di Polizia, la questione diventa terribilmente seria e richiede interventi straordinari, che solo un ottuso pressapochismo istituzionale e politico potrebbe non capire. Se non si provvederà al più presto ad inviare nuovi ed adeguati rinforzi sia per la Questura, sia per i Commissariati distaccati che per le Specialità, la nostra Provincia subirà un inesorabile tracollo delle funzioni di Polizia e non saranno sufficienti i doppi turni di lavoro, già oggi assolti con grande sacrificio dai poliziotti Casertani. L’attuale piano di potenziamento sembra limitare lo sforzo a standard ordinari mentre i parametri necessari di riferimento dovrebbero essere connotati dall’eccezionalità. La paura della mancanza di Sicurezza è già adesso palpabile. Giungerà il momento in cui si dovrà scendere ad un compromesso, scegliendo quale standard di Sicurezza operativa sarà più conforme e applicabile per soddisfare le richieste minimali di Sicurezza dei cittadini e quali compiti istituzionali saranno prevalentemente ritenuti ineludibili e a cui destinare prioritariamente i nostri poliziotti nel controllo del territorio e quindi nell’attività preventiva, sacrificando in buona parte quella giudiziaria, investigativa e amministrativa, o viceversa ridurre l’azione preventiva per agire sul piano repressivo, non meno essenziale per la lotta alla criminalità e per la Sicurezza dei cittadini. Non occorre la sfera di cristallo per intuire che con i numeri di operatori così limitati l’allarme Sicurezza è purtroppo più che attendibile. Le chiacchiere e le buone intenzioni non saranno in grado di tutelare sufficientemente i nostri cittadini e la furia delinquenziale potrebbe ritagliarsi ulteriori spazi nevralgici dove l’illegalità inciderà negativamente sulla serena convivenza civile. La questione non è quella di andare incontro alle esigenze dei poliziotti, o meglio non è solo questa, atteso che con i futuri pensionamenti si vedrà drasticamente una riduzione di personale in tutti gli uffici della Polizia in provincia di Caserta, ma è soprattutto quella di comprendere, numeri alla mano, quale livello di Sicurezza dei cittadini si è disposti a sacrificare nel prossimo futuro. Se vogliamo trasformare la nostra provincia in un luogo in cui la criminalità ha “campo libero” è sufficiente continuare con questa politica “suicida” della Sicurezza e nessuno si illuda che sarà sufficiente qualche sporadico servizio mirato a cambiare la situazione. Facciamo appello alle coscienza delle istituzioni, delle forze politiche e sociali affinché non sottovalutino la bontà delle oggettive denunce del LES di Caserta che continuerà, finché avrà voce, insieme ai poliziotti rappresentati, e con l’auspicabile aiuto dei mezzi d’informazione, a richiamare tutti i rappresentanti dello Stato e ai diversi livelli di responsabilità affinché la paura del potenziale pericolo di una Sicurezza compromessa dalla carenza dell’organico della Polizia in provincia di Caserta, non sia confermata da scelte superficiali”.