Cave, Cerreto – Cannavale: “Chi chiede deroghe pone Caserta fuori dal Recovery Fund”

“La notizia che in regione Campania si stia cercando con qualche appiglio normativo di concedere deroghe al divieto di attività estrattive nella città di Caserta ci preoccupa moltissimo e come già annunciato dal consigliere regionale Piscitelli e dalla Senatrice Petrenga, siamo pronti come partito a fare le barricate contro questo tentativo che avrebbe effetti devastanti per il territorio casertano e condannerebbe Caserta ad un oblio per i prossimi 10 anni ponendola di fatto fuori qualsiasi possibilità concreta di essere inserita nel contesto del Recovery Fund, ovvero nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza che assegna 60 miliardi di euro a fondo perduto per l’Italia e per il raggiungimento di obiettivi prefissati e che oggi rappresenta una grandissima occasione a disposizione per la riqualificazione dei territori”. Così, in una nota, il coordinatore provinciale FdI Caserta Marco Cerreto.

“Uno di questi obiettivi è infatti la Missione 2 del Piano, ovvero la rivoluzione verde e la transizione ecologica, che prevede il finanziamento di 14 miliardi di euro per interventi che tendano, si legge a pag 126 del Piano “Ad aumentare consapevolezza e cultura sulle sfide tematiche ambientali e di sostenibilità“, ebbene in questa misura , cioè la missione due esiste un asse di intervento, più precisamente l’asse C4 che riguarda il finanziamento di una serie di interventi tesi alla riqualificazione territoriale, alla tutela idrica, al contrasto al dissesto idrogeologico , attraverso interventi che migliorino la qualità dell’aria, la tutela della biodiversità, la riforestazione, la tutela delle aree versi e la difesa del suolo. Ma in regione Campania qualcuno preferisce ritornare al recente passato e gettare alle ortiche e per sempre una grande opportunità , quella di un intervento straordinario di risanamento ambientale con i soldi dell’Unione Europea. Ma vi è di più, questa deroga ove dovesse tragicamente essere concessa , insisterebbe evidentemente nell’area perimetrale del nascente Policlinico, pregiudicandone di fatto la funzione stessa, pertanto se si poteva immaginare di poter inserire Caserta in un intervento progettuale di rafforzamento del sistema sanitario ,utilizzando sempre i finanziamenti del PNRR che dedica la missione 6 alla Salute, destinando misure d’intervento sul territorio pari a 14 miliardi di euro, dovrà fare i conti con l’incompatibilità dell’attività estrattiva e la funzione stessa del policlinico, che dovrebbe essere operativo nel 2024. Grazie ai fondi della misura 6 vi sarebbero i margini e le prospettive di renderlo invece centrale in un progetto che potrebbe candidarlo come propulsore di centrale di interoperabilità dei dati sanitari e incubatore della rete organizzativa sul territorio tra le varie unità di intervento, rivoluzionando di fatto la governance sanitaria attuale. E’ di tutta evidenza che anche questa opportunità potrebbe venir meno se a prevalere in regione campania saranno logiche per noi incomprensibili che di fatto metterebbero Caserta nelle condizioni di non poter utilizzare risorse e opportunità fondamentali per lo sviluppo futuro del territorio, ci allibisce in tal senso il silenzio del sindaco Marino che nulla ancora ha detto su quanto stia accadendo in regione, noi di Fratelli d’Italia terremo alta la guardia e faremo tutto ciò che è consentito per evitare questo scempio”.

A far eco alle dichiarazioni del coordinatore Cerreto, il responsabile provinciale FdI – dipartimento Ambiente Pino Cannavale attraverso una nota stampa: “Gira voce che un consigliere regionale stia pensando di riproporre l’apertura delle cave con conseguente riaprtenza delle attività estrattive. Uno scempio, fermato anni fa, che sistematicamente avveniva sotto i nostri occhi arrivando a distruggere buona parte delle nostre montagne, cosa ben visibile ad occhio nudo da tutto il territorio casertano. Finalmente dopo anni di lotta, si era riusciti a fermare il lavoro dei cavatori, che senza scrupoli, ci privavano di pezzi di montagna per incrementare sempre di più i propri guadagni, lasciando un immagine terrificante del nostro territorio sempre più consumato dalla grande voglia di guadagno fregandosene dei gravi danni che si provocavano. Io non ancora ci credo ma dagli allarmi che mi arrivano dalla senatrice Petrenga, dal consigliere regionale Piscitelli e dal nostro coordinatore Cerreto, devo per forza preoccuparmi. Apero che l’intero consiglio regionale, si renda conto della improponibilità di una proposta che dia la possibilità di trovare una via per far riprendere l’attività nelle cave. Il nostro lavoro è quello di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo e fermare proposte scellerate che vanno contro la salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Ricordatevi bene una cosa: Fratelli d’Italia non permetterà mai la ripresa della distruzione”.

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