Le migliori canzoni su Napoli e Napoli Calcio

Adesso che Osimhen è il favorito a vincere la classifica capocannoniere della Serie A, c’è una nuova canzone da aggiungere alla lista.

Napoli e la musica

Da sempre Napoli è stata la culla dell’arte del mediterraneo e, oltre per la pittura, il teatro e la letteratura, il capoluogo partenopeo si è distinto soprattutto per la musica, le cui note hanno fatto letteralmente il giro del mondo. La fortuna della musica napoletana inizia con Enrico Caruso, Roberto Murolo e Renato Carosone ed esplode con i più recenti Pino Daniele e i fratelli Bennato. Non mancano canzoni di tradizioni popolare e autori indipendenti come James Senese, Enzo Avitabile, Peppe Barra e gli Almamegretta, questi ultimi vincitori di ben tre targhe Tenco.

Le migliori canzoni su Napoli

La canzone in assoluto più famosa, dedicata alla città di Napoli è “Napule é” di Pino Daniele, un pezzo struggente in cui il grande cantautore napoletano ha riversato tutto il sentimento che lo lega alla sua terra. “Napule è a voce de’ criature, che saglie chianu chianu e tu sai ca’ non si sulo”. Tra i grandi classici ricordiamo titoli come “O sole mio”, di Capurro e di Capua, “O surdato ‘nnammurato” e “A città ‘e Pulecenella”. Ci fermiamo qui, ma l’elenco è molto più lungo.

Le migliori canzoni su Napoli Calcio

Al primo posto sicuramente l’inno attuale, “Napoli Napoli”, scritto e cantato da Nino D’angelo per il film “Quel ragazzo della curva B”. “È ‘na casa chistu stadio,parimme ‘na famiglia sultanto dinte ccà. Viecchie e giuvane cercano dint’ ‘a nu pallone nu poco ‘e pace, nu juorno nuovo, ca se chiamma libertà”.

Prima di “Napoli Napoli”, adottata solo a partire del primo scudetto del 1987, l’inno della tifoseria partenopea era in realtà “O surdato ‘nnamurato”, una canzone non scritta direttamente per il Napoli Calcio, ma diventata comunque il simbolo della tifoseria campana. Impressi nella memoria collettiva i versi cantati con passione dalla curva napoletana: Oje vita, oje vita mia…Oje core ‘e chistu core…Si’ stata ‘o primmo ammore…E ‘o primmo e ll’ùrdemo sarraje pe’ me!”.

Non mancano poi le canzoni dedicate a Maradona, il cui nome è legato indissolubilmente a Napoli. “La vida Tombola” di Manu Chao per esempio, ha commosso milioni di persone nei giorni successivi alla scomparsa di Diego. Stesso discorso per “La mano de Dios”, cantata da Rodrigo Bueno. Un pò meno famose forse, sono invece “Tango della Buena Sorte” di Pino Daniele, “Santa Maradona” e “Maradò” dei Los Piojos.

Svetta su tutte, la canzone più urlata dai tifosi napoletani: Oh mama mama mama, oh mama mama mama, sai perchè mi batte il Corazon, ho visto Maradona, ho visto Maradona, eh mammà inamorato son…

Le canzoni più recenti: da Cavani a Osimhen

Memorabile è la canzone dedicata al Matador Cavani, l’attaccante che più ha fatto sognare il Napoli negli ultimi vent’anni. Nella famosa canzone, l’uruguaiano viene considerato addirittura superiore a Pelé e secondo solo a Maradona. Le gesta del Matador, hanno fatto vibrare così tanto il San Paolo, da sfiorare il record del giorno in cui lo stadio esplose così forte, da essere percepito dai sismografi come un terremoto.

Ma se oggi lo scudetto è un obiettivo concreto (innominabile solo per scaramanzia), piuttosto che un sogno, molto lo si deve a Osimhen e Kvaratskhelia, con cui è stato subito amore a prima vista. All’attaccante nigeriano, sono state già dedicate diverse canzoni, da quella di Alex Garini, fino alle parodie di “Superman” di Bublé ed “Ad un passo dalla luna” di Rocco Hunt. Osimhen, idolo non solo di Napoli ma anche della Nigeria, ha ispirato anche il rapper Fred Mason che gli ha dedicato una canzone.

Osimhen: il favorito al titolo di capocannoniere 2022/2023

Le dediche ad un attaccante come Osimhen non potevano certo mancare. L’attaccante nigeriano infatti, comanda la classifica marcatori con 9 gol ed è il favorito dai bookmaker alla vittoria del titolo di capocannoniere.

La quota di Terrybet.it è di 2.70, mentre quella di Sisal e Fantasyteam è rispettivamente di 2.50 e 2.70.

Come si fa a non sognare, con due attaccanti come Osimhen e Kvaratskhelia, capaci di rendere l’attacco del Napoli uno tra i migliori d’Europa? Come non sognare, con due giocatori che sembrano figli di un calcio anni ‘90, fatto di dribbling in verticale e ricerca ossessiva della giocata rischiosa? Come si fa a non prenderli in considerazione per i pronostici marcatori, visto che ogni domenica scendono in campo per omaggiare il pubblico con minimo un goal?

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Redazione

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