Approvata la riforma della scuola: i dettagli

Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato il disegno di legge per l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale e per la revisione della valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti.

Il voto in condotta avrà quindi molta più importanza per la valutazione complessiva dello studente: con il 6 in condotta si avrà un debito da risanare a settembre, sotto il 6 gli alunni verranno bocciati.

MELONI: CON RIFORMA VOTO CONDOTTA TORNA RISPETTO IN AULA

“Ringrazio il ministro per l’istruzione e il merito, Francesco Valditara, per aver portato in Cdm due riforme particolarmente urgenti e sentite. La riforma della istruzione tecnico professionale è di particolare importanza, è molto attesa dalla scuola italiana, dall’opinione pubblica e dalle forze produttive. Si tratta di una riforma che rende competitiva la filiera della istruzione tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e dell’impresa. Offriamo così importanti opportunità lavorative ai nostri giovani e rendiamo più competitivo il nostro sistema produttivo”. Lo ha detto Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, in apertura di Consiglio dei ministri.

Poi, ha aggiunto: “Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo la autorevolezza dei docenti. È anche questa una svolta molto attesa dalla società italiana”.

Oggi l’istruzione tecnica e professionale diventa finalmente un canale di serie A, in grado di garantire agli studenti una formazione che valorizzi i talenti e le potenzialità di ognuno e sia spendibile nel mondo del lavoro, garantendo competitività al nostro sistema produttivo”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “L’Italia è il secondo Paese manifatturiero in Europa: secondo i dati Unioncamere Excelsior, dalla meccatronica all’informatica serviranno da qui al 2027 almeno 508mila addetti, ma Confindustria calcola che il 48% di questi sarà di difficile reperimento. A settembre 2023 questo dato ha già raggiunto quota 48% (+ 5 punti rispetto al 43% di un anno fa, nel 2019 era il 33%). Il decreto approvato oggi ha l’obiettivo di trasformare questi numeri allarmanti in una grande opportunità per i nostri giovani“.

“Inoltre, la riforma del voto in condotta responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. Prosegue con atti concreti il nostro percorso di ricostruzione di una scuola che dia valide opportunità ai nostri giovani, valorizzi i territori e offra competenze di qualità alle imprese. Nel contempo una scuola che sia anche capace di affermare la cultura del rispetto”, ha concluso il Ministro.

(Dire)

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Redazione

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