Come il settore intrattenimento ha influenzato la nostra cultura

Dai film in streaming ai POV fino agli influencer, il mondo dell’intrattenimento entra nelle nostre vite, riuscendo a cambiarle. Fino a che punto?

C’era un tempo in cui il tipo di intrattenimento a cui avevamo accesso era limitato ai programmi televisivi, alle riviste in edicola e alla radio.

Era un tempo in cui non c’erano le TV streaming, il web, i social, i podcast e tutto quello che oggi ci fa sentire “globali”, o globalizzati.

Guardandoci indietro, anche la nostra cultura era intrisa dei contenuti a cui avevamo accesso: pochi e, in maggioranza, “locali”.

Oggi siamo arrivati al paradosso opposto, ovvero è l’intrattenimento locale a fare la differenza. Basti pensare ai modi con cui possiamo trascorrere il tempo libero. Dobbiamo necessariamente uscire di casa per poterci svagare? Assolutamente no. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è un dispositivo mobile o un PC e una connessione Internet.

Secondo questo articolo possiamo entrare dovunque, dai casinò online di Las Vegas a quelli della Svizzera in pochi istanti, così come possiamo immergerci nelle avventure dal vivo di qualche blogger che ci fa vivere in diretta i suoi viaggi.

Ma le possibilità sono tante, infinite quasi. In che modo questo cambiamento epocale ha influito sulla nostra cultura attuale? Scopriamolo insieme.

Gli effetti dell’industria globalizzata dell’intrattenimento

Iniziamo dalle definizioni: cos’è “l’intrattenimento”? Anche se sono diverse le definizioni date nel tempo, tutte fanno riferimento a una caratteristica comune: intrattenere un pubblico attraverso uno spettacolo, che sia musicale, dal vivo o un video, con l’obiettivo di distrarlo dai suoi impegni e dalle sue preoccupazioni. In effetti quando decidiamo di guardare un film o ascoltare un brano musicale, l’obiettivo è quello di astrarci dalla nostra quotidianità, sempre più pressante e fonte di ansia.

I contenuti che assorbiamo formano, di conseguenza, la nostra cultura, sedimentando come i detriti portati da un fiume. Più passa il tempo e maggiore è l’impatto che riceviamo dall’esterno. Basti pensare che nel 2020 il giro d’affari dell’industria dell’intrattenimento è stato di oltre 2 trilioni di dollari americani, una cifra destinata tra l’altro a crescere sempre di più. Per un motivo semplice: tutti, anche se in misura diversa, amiamo l’intrattenimento.

E’ attraverso lo schermo della TV, dello smartphone o del PC che traiamo ispirazione per le nostre vite, che saliamo sulla macchina del tempo e viaggiamo alla volta di destinazioni passate o future, che ci lasciamo influenzare nei nostri modi di vivere la quotidianità. Ecco alcuni esempi concreti.

Maggior senso di giustizia e di impegno sociale

Grazie ai film, il grande pubblico è stato spesso sensibilizzato su argomenti che, altrimenti, sarebbero rimasti sommersi dalla valanga di notizie che ogni giorno leggiamo o ascoltiamo alla TV. Il tema dell’uguaglianza, della giustizia sociale, della pena di morte, della parità tra uomo e donna sono stati resi con maggiore forza attraverso le pellicole, soprattutto americane, a tema.

Identità culturale

Oggi conosciamo culture diverse dalla nostra in maniera molto più approfondita e reale rispetto a qualche tempo fa. Il cinema, la cucina, i modi di dire, le tradizioni di popoli diversi dal nostro non ci sembrano più qualcosa di lontano e quasi irraggiungibile. Basti pensare alle pagine sui social grazie alle quali riusciamo a vedere in diretta video, o ai film grazie ai quali possiamo entrare direttamente nella quotidianità di altri Paesi, prendendo quegli usi e costumi che, anche se non appartenenti alla nostra cultura, sentiamo nostri.

Gli influencer

Una delle professioni nate con il web è quella degli influencer. Amati e spesso criticati, gli influencer sono lo specchio della società social di oggi. Si tratta di personaggi più o meno famosi che si pongono un obiettivo ben preciso: influenzare il comportamento degli altri. A volte ci riescono, monetizzando profumatamente sui risultati ottenuti.

Ma oltre agli influencer, guardiamo video su Tik tok o su YouTube, meglio se brevi, in cui vengono elencati POV (acronimo di Point of View) da imitare: che si tratti di come risolvere un problema con gli elettrodomestici, dell’ultima moda dei VIP sull’alimentazione o di come indossare le sneakers nella prossima stagione, l’imperativo sembra essere “guardare e copiare”. Con buona pace della creatività e dell’originalità.

Cucina

Chi ha uno sguardo un po’ critico, avrà notato che la nostra società vive l’intrattenimento culinario sotto due punti di vista opposti: da una parte abbiamo programmi di cucina e sulla cucina che occupano reti in chiaro e a pagamento praticamente 24/7. Dall’altra, abbiamo la stessa costanza di video e trasmissioni relative però a diete e regimi alimentari ipocalorici. Insomma, in un modo o nell’altro il cibo è protagonista delle nostre vite, anche se con ruoli contrapposti.

Quanti di noi si sono fatti coinvolgere da questo filone di intrattenimento che, in maniera più o meno ironica, affronta l’argomento cibo? Sicuramente tanti, anche se con uno spirito diverso. La conseguenza è stata anche dal punto di vista del mercato stesso che, negli ultimi anni, ha visto quadruplicare il suo giro d’affari.

In sintesi

Quando notiamo l’impatto che l’intrattenimento in senso lato ha avuto sulle nostre vite, viene naturale chiedersi se sia così positivo essere influenzati da quello che proviene dall’esterno. Come accade sempre quando la domanda è complessa, anche la risposta richiede delle precisazioni. L’intrattenimento non è solo quello che assorbiamo dall’esterno, ma è anche il modo in cui lo interpretiamo e l’uso che ne facciamo. Se di deleghiamo in un ruolo meramente passivo, rischiamo di svilire tutti gli stimoli che invece potremmo ottenere, per noi e per la nostra società.

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