Autovelox Marcianise, Comune e società riscossione ancora sconfitti

Torniamo a parlare del tristemente noto autovelox di Marcianise.

È stata depositata presso il Giudice di Pace di Santa Maria Capua Vetere (CE) una delle prime sentenze avente oggetto le ordinanze di ingiunzione che il Comune di Marcianise stava mettendo in esecuzione per il tramite della società TreEsse Italia riguardanti le multe dell’autovelox di Marcianise.

La sentenza è positiva ed è stata accolta: un cittadino lamentava la irregolarità della notifica avvenuta per il tramite del servizio postale ‘atti giudiziari’. Moltissimi automobilisti, dopo aver ricevuto le ordinanze di ingiunzione, si erano lamentate di non aver ricevuto la notifica dei verbali.

In questo giudizio è emerso che effettivamente nel caso di specie, la notifica non era regolare.

Il contribuente era rappresentato dall’avvocato Antonietta Savoia, fiduciaria dell’associazione “IlRicorso”, che in questi ultimi anni ha curato gran parte dei ricorsi presentati al Prefetto di Caserta, vincendoli tutti.

QUERELLE INFINITA

Stessa sorte era capitata – tempo fa – a centinaia di automobilisti che avevano ricevuto solleciti di pagamento che a dire del Comune di Marcianise ‘per verbali non pagati’; in realtà si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi, di verbali per i quali sono stati effettuati ricorsi al Prefetto di Caserta e vinti per silenzio assenso non avendo la Prefettura di Caserta risposto nei termini di legge.

Quella situazione aveva causato notevole disagio ai tanti automobilisti che già multati da un autovelox dichiarato illegittimo ed irregolare, erano stati costretti a rispondere al Comune mediante l’invio dei documenti che dimostrano il ricorso effettuato; tale adempimento sarebbe del tutto a carico della Polizia Locale di Marcianise in quanto la Prefettura di Caserta, ad ogni ricorso ricevuto, invita il Comune di Marcianise a fornire le controdeduzioni.

Come sempre, quando ricevete una multa, non correte immediatamente a pagarla. Informatevi prima se vi sono estremi per presentare ricorso.

COSA FARE PER NON PAGARE LA MULTA

Per non pagare la multa bisogna proporre ricorso. In tal caso bisogna affidarsi ad Associazioni di Consumatori o avvocati che siano veramente competenti nelle sanzioni amministrative e conoscitori della legge 689/81. Infatti, non basta essere un Avvocato famosissimo, c’è bisogno di conoscere attentamente la materia.

Sfatiamo anche il mito: “scarico i moduli, faccio da me!” oppure si rivolgono al ‘cugino di turno’. Istruire un ricorso non è come montare un mobile dove si seguono le istruzioni.

Spesso e volentieri si sente dire “valla a pagare”. Assolutamente no! Chi vi risponde in questo modo o non conosce la materia oppure non vi vuole aiutare.

RICORSO: QUANDO E’ ACCOLTO

Un ricorso viene rigettato quando la Prefettura lo fa con ordinanza o quando il Giudice di Pace emette sentenza. Se manca uno di questi elementi, il ricorso assolutamente non è stato perso.

Se per il GdP bisogna emettere sentenza, per il Prefetto vigila l’istituto del silenzio assenso. Nel senso che: presentato il ricorso e passato un certo numero di giorni, a seconda dei casi, il ricorso si intende automaticamente accolto.

Stranamente – in alcuni casi – i Comuni o gli Enti Provinciali sollecitano il pagamento per i ricorsi vinti. I cittadini però non ci stanno e si muovono con una vera e propria azione legale per far valere le proprie ragioni.

COME AVERE INFORMAZIONI

Tra le varie associazioni presenti in zona vi segnaliamo e vi suggeriamo di contattare IlRicorso.it: sono presenti sul territorio dal 2005 e negli ultimi anni hanno eseguito i ricorsi per gli autovelox di Marcianise, Cellole, Mondragone, Sessa Aurunca, Aversa Nord.

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Redazione

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