Lievi disturbi del sonno: gli integratori di melatonina possono aiutare?

I disturbi del sonno sono molto comuni nella popolazione, in particolar modo in quella di età adulta. I dati diffusi dall’AISM, l’Associazione per la Medicina del Sonno, indicano che gli italiani affetti da insonnia cronica o transitoria sono circa 12 milioni; il 60% di essi sono di sesso femminile.

È a tutti noto che le conseguenze di un sonno disturbato sono numerose e fastidiose: molto comuni diventano per esempio gli episodi di sonnolenza diurna che, in certe situazioni, possono essere anche piuttosto pericolosi (per esempio quando si è alla guida di un veicolo); altri possibili problemi sono difficoltà nel concentrarsi nello studio o nel lavoro, facile irritabilità, nervosismo, affaticamento ecc.

Fortunatamente, in molti casi i disturbi del sonno non sono particolarmente gravi e si ha la possibilità di intervenire con alcuni rimedi che hanno mostrato una certa efficacia; un suggerimento che spesso viene dato è per esempio quello di integrare con melatonina, una sostanza che ha un ruolo importante nella fisiologia del sonno. Cerchiamo di capire il perché di tale suggerimento.

Cos’è la melatonina? E perché i suoi livelli nel sangue possono ridursi?

La melatonina è una sostanza prodotta per lo più dall’epifisi, una ghiandola che si trova alla base del cervello, nota anche come ghiandola pineale. La principale funzione della melatonina è quella di regolare il ciclo sonno-veglia.

In condizioni di buio l’epifisi aumenta la produzione di tale sostanza e l’organismo si predispone al riposo; quando c’è luce la secrezione viene inibita. La concentrazione ematica maggiore viene raggiunta di solito tra l’una e le tre della notte dopodiché tende a ridursi e l’organismo comincia a prepararsi al risveglio.

In determinate situazioni, i fisiologici livelli ematici di melatonina si riducono eccessivamente e si hanno interferenze sulla qualità e sulla quantità del sonno. Le cause possono essere le più diverse: stress, lavoro a turni, farmaci, alimentazione squilibrata, età avanzata, jet-lag ecc.

Vale la pena ricordare che gli integratori a base di melatonina sono il rimedio più comunemente suggerito per combattere la nota sindrome da jet-lag, altresì nota come sindrome da fuso orario, problematica legata al cambio di fuso orario che si verifica quando, nel corso di voli intercontinentali, si attraversano più meridiani.

Disturbi del sonno e melatonina

Quando la qualità e la quantità del sonno risultano insufficienti, il problema può essere dovuto a una riduzione dei fisiologici livelli ematici di melatonina; è per questo motivo che nel caso di disturbi lievi del sonno viene suggerita l’assunzione di integratori alimentari a base di tale sostanza.

L’obiettivo dell’integrazione è quello di ridurre i tempi di addormentamento e favorire un riposo più prolungato e non disturbato da fastidiosi risvegli.

In diversi casi, alla melatonina vengono associati alcuni estratti di origine vegetale a cui sono attribuite proprietà rilassanti come per esempio la valeriana.

Una caratteristica importante della melatonina è che non provoca dipendenza psicofisica, un effetto collaterale che invece è spesso presente in alcuni farmaci indicati per trattare i disturbi del sonno, come per esempio le benzodiazepine.

Per quanto riguarda il dosaggio e i tempi di assunzione, possono variare da caso a caso. Mediamente il dosaggio indicato nei vari integratori è di 1 mg al giorno. Per quanto riguarda il periodo di assunzione, mediamente si aggira sulle due settimane. Si può comunque chiedere consiglio al proprio medico di base oppure al farmacista.

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Redazione

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