La proposta di FreeBacoli: concedere beni confiscati ai giovani

Beni confiscati alla malavita organizzata da utilizzare come luoghi d’aggregazione sociale per incentivare e sviluppare nuove attività per i giovani, spazi pubblici in cui promuovere “Incubatori di Idee” e nuove “Start-up”.
Un modello di valorizzazione che partirà da Bacoli. Freebacoli nel corso del suo anno di amministrazione, poi bruscamente interrotto, ha provveduto dapprima ad acquisire a patrimonio comunale la villetta in Via Silio Italico (località Via Bellavista) e poi ad aprire ufficialmente il Parco di Villa Ferretti a Baia, in attesa del collaudo della struttura. Siti appartenuti a gente di malaffare da convertire in luoghi d’aggregazione e partecipazione sociale per i cittadini di Bacoli, in particolar modo per i più giovani. L’idea è sempre stata quella di farlo in sinergia con le numerose associazioni di giovani che sul territorio, di Bacoli e dei Campi Flegrei, non hanno luoghi in cui poter valorizzare una propria idea. Coinvolgendo cosi altri esperti di settore.
In questo modo, attraverso fondi europei ed il controllo comunale, sosteremmo realmente gli sforzi iniziali delle startup, accompagnandole nella loro crescita e fornendo strumenti e spazi utili a svilupparsi. Presto e con efficacia. Puntando tutto sulle idee. In questo modo dal nostro Comune partirà un’opera di coinvolgimento di giovani professionisti, che potrebbe permettere anche la nascita di nuove aziende. Ecco come un immobile sottratto alla malavita organizzata può rappresentare un’occasione per il territorio: diventando il simbolo dello Stato che vince contro la corruzione, attraverso la rinascita sociale, culturale ed occupazionale.

Per raggiungere l’obiettivo, la strada è già stata intrapresa e tracciata:

Per la villetta di via Silio Italico, a ben 6 anni dalla confisca e dopo gli assordanti silenzi del passato, in pochi mesi abbiamo acquisito il bene a patrimonio comunale. Quasi in parallelo, siamo riusciti a dare indirizzo per pubblicare un avviso pubblico per chiedere alla popolazione in che modo poter gestire la struttura. Un bando di idee, a cui hanno partecipato tanti cittadini. Da tre mesi, purtroppo, l’opera di selezione del progetto migliore si è arenato nel pantano del commissariamento della Città. Tornati in amministrazione, riprenderemo tra le mani anche le redini di questa iniziativa.

Per Villa Ferretti, invece, il discorso è diverso: aperto il Parco alla popolazione, dopo una chiusura che perdurava dal 1997 (anni in cui le aree confiscate sono state anche utilizzate come parcheggio abusivo), adesso c’è da risolvere la grana dell’immobile. I lavori, fatti male e con materiali scadenti, hanno lasciato una sorta di cantiere aperto. Manca tutto, a partire dal collaudo. Ma, dopo un lungo lavoro di recupero degli atti ufficiali, eravamo ad un passo dall’ottenere il certificato di agibilità per il primo piano dell’immobile. Una volta sbrigate le pratiche burocratiche, avremmo chiesto alla cittadinanza, anche in questo caso, in che modo poter valorizzare, vivere e mettere a reddito le stanze che affacciano direttamente sul golfo flegreo. Alle pendici del Castello Aragonese di Baia. Ma c’è di più: insieme all’Università abbiamo approvato in Giunta un progetto, con richiesta di finanziamento, per la realizzazione di una scogliera finalizzata a proteggere l’intera Villa dalle mareggiate. Inutile dirlo, anche in questo caso le iniziative messe in campo hanno subito una brusca frenata.
Insomma, sui due beni confiscati, per i quali in soli 11 mesi sono già stati compiuti notevoli passi in avanti per renderli fruibili alla cittadinanza, Freebacoli ha sempre avuto le idee chiare (come sostenuto anche prima delle elezioni del 2015 da programma elettorale) e saprà da dove riprendere il filo del discorso.
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Redazione

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