Presentazione del libro “001” di Nicola Graziano con le foto di Nicola Baldieri.

“001”, la matricola che incontra tante storie, un libro in grado di regalare al lettore grandi emozioni, che racconta grandi verità, e non poteva che nascere dalla spiccata sensibilità di Nicola Graziano, magistrato del tribunale fallimentare di Napoli.

  Il racconto scaturisce dalla permanenza dell’autore per tre giorni, nell’ottobre del 2014, nell’ospedale psichiatrico giudiziario pochi mesi prima della chiusura, dopo che un decreto legge aveva stabilito che nel marzo del 2015 tutti gli ospedali di questo tipo sarebbero stati chiusi.

Per 72 ore l’autore resta all’interno della struttura dopo che gli era stata data la matricola 001, simulando di essere un folle reo.

Trascorre questi tre giorni insieme ai detenuti che si trovano ancora reclusi nell’ospedale, circa un centinaio, e racconta dettagliatamente tutto ciò che accade e che ascolta da loro. Le loro storie, i loro drammi e le cause della loro pazzia. Tutto ciò per portare alla luce dei lettori realtà nascoste o meglio “internate” perché troppo forti e talvolta anche scabrose, ma che fanno pur parte della nostra storia. Insieme a quella dell’autore, le altre  due voci che raccontano in prima persona queste giornate così intense sono quella dei detenuti e la voce della follia. Il tutto accompagnato dalle immagini scattate dal fotoreporter e giornalista Nicola Baldieri. Un libro dal grande significato umano, quindi, quello dell’amico Nicola Graziano, che è stato presentato presso il Chiostro di S. Francesco. Dopo il saluto del parroco don Pasqualino de Cristofaro sono intervenuti, in veste di moderatore, il giornalista Vito Faenza, in seguito la dottoressa Elisabetta Garzo, presidente del tribunale di Napoli Nord e la dottoressa Elisabetta Palmieri, direttrice del dipartimento penitenziario, che ha definito il libro una perla di umanità. Sono intervenuti, poi, l’avv. Raffaele Santulli, lo psichiatra Loris de Vita, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della regione Campania, Samuele Ciambriello, che ha detto di considerare questo grande lavoro un libro della comunità che descrive delle amare verità, che l’autore ha conosciuto attraverso il suo volontario esilio nell’ospedale psichiatrico. Dopo l’intervento del senatore Franco Corleone, ha raccontato il suo viaggio, all’interno dell’istituto, il giornalista Nicola Baldieri, descrivendo anche le ansie vissute.  Infine l’autore ha raccontato, con grande emozione, il confronto con gli ultimi che ha vissuto durante il percorso che ha compiuto per dare loro voce, in particolare a chi manifestava un bisogno di amore.

Ha descritto questo breve ma toccante viaggio come un momento di partenza per affrontare temi come la dignità umana,  evidenziando anche la necessità che Aversa, patria della psichiatria, meriti, a quarant’anni dalla legge Basaglia, un approfondito dibattito sull’argomento.

   Ad emozionare i presenti sono state soprattutto, tra un intervento e l’altro, i passi del libro letti, o meglio recitati, dalla voce dell’attore Angelo di Gennaro. Tantissimi gli amici che hanno partecipato alla presentazione del lavoro dello scrittore aversano per complimentarsi con lui, un uomo che, come ha detto l’avvocato e suo amico Raffaele Santulli, ha sempre un sorriso per tutti.

Anzia Cardillo

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