Casal di Principe. Realtà evangeliche e impegno sociale, incontro al Teatro della Legalità

Una bella iniziativa quella che ha visto venerdì 27 aprile insieme le varie realtà evangeliche del territorio casalese per promuovere l’impegno anche sociale derivante dalla predicazione dell’Evangelo, che ha visto una nutrita partecipazione e la presenza dei rappresentanti delle amministrazioni locali. Moderati da Alessandro Iovino, con il garbo e la passione che lo contraddistinguono, si sono succeduti lo storico Daniele Di Iorio (pastore della chiesa evangelica ADI di San Cipriano, edificata su un terreno confiscato alla camorra) e lo scrittore e blogger Elpidio Pezzella (anche pastore della chiesa evangelica Nuova Pentecoste di Casal di Principe) per segnalare una presenza seppur silenziosa (a volte ignorata) ma sempre coinvolta per il bene delle città, martoriate e violentate nell’indifferenza di molti e bisognose di altrettanto riscatto.

Il teatro della legalità, scelto come location, ricorda di uomini che hanno sognato e continuano a tramandare il diritto e il dovere a sognare. I credenti in primis sanno che per fede potranno sempre sognare, avendo un Dio “sognatore”. Il sindaco Renato Natale ha manifestato non solo amicizia, ma una stima che si protrae da lungo tempo, avendo conosciuto di persona testimoni della fede, quale il compianto pastore Remo Cristallo, fondatore e ispiratore di Radio Nuova Casale.

Il primo cittadino ha sfidato le comunità evangeliche a un maggior impatto nella quotidianità e nelle battaglie sociali, ad uscire con maggior frequenza dalle mura ecclesiali. L’azione del vangelo cammina su due binari: la redenzione dei criminali e la giustizia per le vittime. Rilevante in questa ottica la seconda parte con le toccanti e vibranti storie di denuncia e lotta in prima linea del giornalista palermitano Ismaele La Vardera e di Benedetto Zoccola (sotto scorta, dopo aver scampato a due attentati camorristici), entrambi – anche se in modo diverso – animati e sostenuti dalla fede. Proprio come recita lo slogan scelto per l’evento, si è respirato e toccato con mano il cambiamento, da ricercare e sostenere con il coraggio di scelte che devono tornare ad essere “normali”.
Alla tavola rotonda è seguito un incontro di preghiera tra le chiese intervenute, mirante a rafforzare la comunione e i legami spirituali che vanno oltre le etichette, le interpretazioni e le prospettive dottrinali. Sì, oggi più di ieri cresce la convinzione che “insieme si può”.

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Redazione

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