Consorzio Aurunco, Viglione: “Operatori da 40 mesi senza stipendio e nessuna garanzia per stagionali”

“Decine di lavoratori con oltre 40 mesi di stipendi arretrati, una settantina di stagionali che quest’anno aspetteranno invano un’assunzione che, con molta probabilità, non si concretizzerà. Un dramma, quello degli operatori del Consorzio di Bonifica Aurunco, ente commissariato dalla Regione dal 2011, che è sfociato in una protesta più che legittima, questa mattina, davanti alla sede di Sessa Aurunca. Un Consorzio che è l’emblema, l’ennesimo, del fallimento di questa amministrazione. Dopo anni di annunci circa strategie risolutive che dovevano arrivare dalle leggi di riordino del servizio idrico e del ciclo dei rifiuti, entrambe partorite dalla giunta De Luca, gli unici dati reali sono quelli relativi ai ritardi ormai cronici, sia in ordine alla corretta gestione dei servizi di depurazione e manutenzione dei reticoli idrografici del territorio, sia in materia di gestione dei rifiuti urbani. A due anni di distanza dalla “rivoluzionaria” legge 14/2016 sui rifiuti, per esempio, oggi siamo costretti a lavorare su degli aggiornamenti resi indispensabili dal profondo stallo in cui versano i famosi Ato e alla scarsa attuazione del programma straordinario inserito all’articolo 45 della stessa legge, che proprio per i lavoratori potrebbe rappresentare un punto di partenza importante ai fini della risoluzione di molte vertenze che li riguardano”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione.

“Come più volte sottolineato in diverse sedute di commissione – prosegue Viglione – non si può continuare a vivere di provvedimenti estemporanei utili a spostare solo più avanti un problema che, oltre al grave disagio economico che attanaglia centinaia dei lavoratori degli ex consorzi di bacino, rischia di creare gravi conflitti sociali quando, per effetto del caos creato in passato da chi invece doveva portare ordine in questi settori, molti lavoratori in attesa di essere ricollocati si vedono scavalcati da altri operatori nelle stesse o in altre mansioni. E’ urgente – conclude il consigliere regionale M5S – riprendere un lavoro concreto in questo senso, cominciando col rimettere ordine nelle forme contrattuali che caratterizzano l’universo degli operatori dei vari consorzi, e parallelamente avviare una forte azione di contrasto all’evasione delle quote che gli enti continuano a non versare, generando il forte indebitamento che ha messo in ginocchio i consorzi, e alla lotta a quelle politiche clientelari che in passato hanno utilizzato gli stessi consorzi solo come serbatoi di voti”.

Redazione

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