Continue aggressioni alle Forze Ordine, Coisp: “Salvini intervenga con nuove soluzioni”

“Le aggressioni ai Poliziotti sono oramai quasi all’ordine del giorno. Il Governo faccia cosa gli ha chiesto il COISP.” Così Domenico Pianese, Segretario Generale del Sindacato di Polizia COISP, commenta l’ennesima aggressione subita ieri sera da due Poliziotti a Crotone da parte di un tossicodipendente il quale, avvicinatosi ad una Volante ferma al semaforo, ha cercato di colpire il capo pattuglia con una siringa insanguinata per poi salire sul cofano e quindi sul tettuccio della macchina.

“I due Poliziotti – prosegue Pianese – che attesa la vicinanza tra loro e l’uomo non hanno potuto operare con lo spray O.C. in dotazione, hanno dovuto far uso dello sfollagente e sono riusciti alla fine ad immobilizzare ed arrestare l’aggressore che continuava ad usare l’ago della siringa contro di loro.”

“Questa volta i nostri colleghi se la sono cavata con qualche lesione ma è l’ora che queste continue aggressioni abbiano fine. Qui non si tratta di avere in dotazione, oltre alla pistola ed al manganello, lo spray O.C. ed il Taser, la cui sperimentazione è appena iniziata, ma si tratta – continua il leader del COISP – della diffusa convinzione, che vi è in Italia, che ai Poliziotti può essere fatto di tutto senza doverne pagare le conseguenze. Convinzione che poi è in effetti una realtà!”.

“Lo Stato ha l’obbligo di tutelare gli uomini e le donne che chiama a difendere i cittadini e le istituzioni e da anni non adempie a tale dovere ma tutt’altro. Il COISP – ricorda Pianese – durante il primo incontro con il Ministro dell’Interno Salvini ed il Sottosegretario Molteni, ha loro evidenziato la necessità di una legislazione di supporto alle attività delle forze di polizia, a cominciare da una norma che preveda l’impossibilità per chi aggredisce un poliziotto, un carabiniere, etc.. di accedere ai benefici concessi con il rito abbreviato, patteggiamento e ad altri sconti di pena. Ci è parso che tale nostra richiesta fosse stata ritenuta interessante e siamo certi che il Ministro dell’Interno e tutto il Governo ci stiano riflettendo. Qui però – conclude il Segretario Generale – bisogna fare in fretta. Più che delle armi in dotazione ai Poliziotti, i delinquenti devono temere lo Stato che li difende… e lo Stato deve finalmente difenderli”.

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Redazione

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