Nave Diciotti, Possibile: “Salvini ha paura, non voleva farsi processare?”

Voleva farsi processare, andare davanti ai giudici per raccontare la sua verità, senza chiedere che il Senato respingesse l’eventuale autorizzazione a procedere sul caso Diciotti. Così diceva di voler fare Matteo Salvini. Adesso, scopriamo nella sua delirante diretta Facebook, che si appella ai senatori, lasciando intendere che pretende il pieno sostegno del Movimento 5 Stelle per essere ‘assolto’“. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, commentando le parole di Salvini dopo la richiesta di autorizzazione a procedere sul caso Diciotti.
 
L’aggressività del ministro dell’Interno – aggiunge Brignone – è solo un modo per scaricare la paura dettata da un fatto evidente: aver già fallito dopo pochi mesi. Perché essere al governo non significa essere al di sopra della legge. Invece di prendersela con chi indaga sul rispetto delle norme, Salvini dovrebbe solo lasciare il suo incarico, che non è in grado di portare avanti“. 

http://www.larampa.it/2019/01/24/nave-diciotti-chiesta-autorizzazione-a-procedere-per-salvini/
La richiesta di autorizzazione a procedere per Salvini sul caso Diciotti e il pronunciamento del Consiglio di Stato sull’accoglienza praticata da don Biancalani a Vicofaro sono due ottime notizie: confermano che il sistema ha gli adeguati anticorpi contro gli abusi commessi da chiunque. Senza distinzione del ruolo occupato. Certo, siamo solo all’inizio di un percorso, ma è importante che il ministro dell’Interno abbia un freno all’interno di un sistema democratico. E le farneticazioni di Salvini, dopo aver appreso la notizia, ribadiscono che lui non accetta alcuna regola, precipitando in un pericoloso delirio di onnipotenza: non ha fermato gli sbarchi, ha solo fatto propaganda su poche persone in fuga“. Lo dichiarano Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, e Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, commentando i casi della Diciotti e la battaglia di don Biancalani, che ha visto il Consiglio di Stato dalla sua parte con il respingimento del ricorso presentato dal Viminale.
 
Al percorso giudiziario – aggiungono Civati e Maestri – va poi aggiunto un costante impegno per contrastare sul piano politico le malefatte di questo governo. Con Salvini in testa, ma seguito dai vari Di Maio, Conte e Toninelli. Il rispetto dei diritti umani è ineludibile: si tratta di principi sanciti dalla Costituzione e delle Convenzioni internazionali. E ci batteremo affinché l’attuale deriva sia fermata“.
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Redazione

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