Sicurezza, ad Aversa arriva la videosorveglianza

“Grazie all’Amministrazione de Cristofaro, il Comune di Aversa beneficerà entro il prossimo anno 2020 del finanziamento per il progetto di videosorveglianza presentato nell’estate 2018. La notizia all’indomani del decreto Ministeriale del 28 febbraio 2019 dell’incremento del fondo istituito nello stato di previsione del ministero dell’Interno che, per l’anno 2019, è pari a 30 milioni di euro. Nel triennio successivo sarà, rispettivamente, di 17 milioni di euro, 27 milioni di euro e 36 milioni di euro”. E’ quanto annuncia l’ex vicesindaco ed ex assessore ai lavori pubblici Michele Ronza.

“Al momento sono stati finanziati per l’anno 2019 i progetti fino alla posizione 646, Aversa è in posizione 720 (su un totale di 2426 progetti presentati) grazie all’assurda norma che prevede di assegnare ad un Comune con una popolazione di meno di 2000 abitanti 10 punti in graduatoria mentre ad Aversa con 53000 abitanti 0 punti. Nonostante ciò al massimo nel prossimo anno sarà finanziato il progetto di quasi 800.000 euro che prevede l’installazione di 100 telecamere. Il progetto potrebbe anche essere finanziato nell’anno in corso per scorrimento. Il bando riguardava il finanziamento di progetti di videosorveglianza, di cui al decreto del Ministro dell’Interno 31 gennaio 2018, attuativo dell’ art. 5, comma 2- ter , del decreto-legge 20 febbraio 2017, n.14, in materia di sicurezza urbana”.

“L’iniziativa era rivolta ai Comuni che avevano sottoscritto uno specifico “patto per la sicurezza urbana”, individuando come prioritario obiettivo l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale o infra-comunale per la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa e predatoria. Cosa che Il Comune di Aversa fece con il Sindaco De Cristofaro nel mese di maggio 2018. Il progetto prevede l’installazione di 100 telecamere in punti strategici nella città: all’uscita di tutte le scuole di ogni ordine e grado, all’uscita delle chiese, nei punti dove avvengono depositi di rifiuti selvaggi ed in altri punti nevralgici che saranno poi individuati nella fase esecutiva del progetto.Il progetto, dopo aver superato l’esame di una apposita Commissione in Prefettura (conclusosi con parere favorevole) è passato successivamente al vaglio del Ministero (con ulteriore parere favorevole)”.

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Redazione

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