Uniti per Cesa: “Il nostro senso di responsabilità non vuol dire cecità e silenzio”

“Il periodo di ristrettezze economiche che stanno affrontando tanti nostri concittadini e non poche attività commerciali presenti a Cesa, sembra non essere in cima all’agenda del sindaco e di “Nuova Primavera Cesana”. Riteniamo che le misure a sostegno delle fasce deboli non siano mai abbastanza e, oggi più che mai, l’utilizzo di somme di denaro da parte della pubblica amministrazione, debba essere ancor più oculato. In una riunione istituzionale avvenuta ad inizio Novembre con i rappresentanti della maggioranza per individuare misure concrete di sostegno a cittadini e commercianti in difficoltà, avevamo proposto, tra le altre cose, di integrare le somme a disposizione con parte delle indennità spettanti al sindaco e agli assessori. Fino a questo momento la nostra proposta sembra essere caduta nel vuoto, mentre in decine di altri comuni campani gli amministratori hanno dato un segno diretto e tangibile di vicinanza ai cittadini”. Così il gruppo consiliare di minoranza Uniti per Cesa formato dai consiglieri Ernesto Ferrante, Amelia Bortone, Carmine Alma e Paola Verde.

“Inoltre era stato concordato che per il periodo natalizio non sarebbero state effettuate spese rilevanti per luminarie, “riconvertendo” i fondi normalmente destinati a spese di questo tipo in aiuti concreti a chi è più in difficoltà. Quanto concordato è stato quasi totalmente disatteso dalla maggioranza. La richiesta di collaborazione e condivisione si è rivelata ancora una volta di facciata. A parlare sono gli atti. Dalla determina n°924 del 04.12.2020 emerge che per l’installazione di “Luci di Speranza – Simboli Natalizi 2020” la giunta comunale ha impegnato l’importo di €5.500,00. Inoltre, tra le spese a nostro avviso assolutamente non essenziali, abbiamo “scovato” anche la somma di €1.200,00 per la fornitura della piattaforma tecnologica “Buoni Spesa”, che a dispetto dell’importo tutt’altro che irrilevante, ha fatto registrare dei disservizi, creando non pochi disagi ai cittadini per l’inoltro della domanda. Insomma, un totale di €6.700,00 che poteva sicuramente essere investito diversamente per aiutare le fasce più deboli e i commercianti in difficoltà. Le iniziative di solidarietà dei cittadini a favore di altri cittadini sono nobili e lodevoli ma da sole non bastano. E’ necessario uno sforzo anche da parte di chi amministra. Ci sono attività allo stremo, con uomini e donne, papà e figli che stanno facendo sforzi immani per non abbassare le serrande. Per chi ha dovuto fare i conti con le chiusure imposte con decreti ed ordinanze, occorre pensare ad un “anno bianco” dei tributi. Durante la precedente seduta di Consiglio comunale, abbiamo chiarito il motivo dei nostri toni bassi e delle poche uscite pubbliche in questi due mesi e mezzo. L’abbiamo fatto unicamente per rispetto dei cittadini e delle loro sofferenze. Ma siamo attenti, vigili e consapevoli del mandato ricevuto”.

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Redazione

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