Aversa. D’Angelo a difesa di Santulli: “Gatto è stato il braccio armato di chi ci voleva fuori dal PD”
“Sulla caratterizzazione dei rifiuti – termine impegnativo ma che, in sostanza, semplificando, significa selezionarli nelle varie tipologie – depositati sul terreno su cui dovrebbe nascere la Pista di Atletica per Aversa si è detto già molto. Certo è che la richiesta di caratterizzazione fatta a luglio 2020, e poi continuamente sollecitata, è stata disattesa dal Sindaco, dall’Assessore all’Ambiente, dall’Assessore allo Sport, dall’Assessore ai Lavori Pubblici e dai Dirigenti responsabili del procedimento. E su questo non c’è discussione che tenga. I rifiuti, a seguito di tale negligenza, sono stati bruciati. Dolosamente. Ciò allungherà ancor di più i tempi per la realizzazione di quella magnifica opera pubblica, peraltro, già appaltata. Ne prendiamo atto. Ma il problema, quando gli atti amministrativi non hanno seguito o quando si impiegano tempi biblici per delle procedure di routine, come direbbe qualcuno, è politico. Come è accaduto anche per il Mercato Ortofrutticolo, per l’appalto delle “Strisce Blu”, tanto per citare qualcuno dei “dossier che scottano”. Il problema è della gestione politico-esecutiva, incapace di strutturare delle risposte amministrative efficienti per risolvere i problemi della città. Perciò appare fuori luogo l’intervento dell’arch. Gatto, in cui apostrofa l’on. Paolo Santulli, addirittura, come il capo dell’opposizione, scomodando addirittura la Bibbia. Avrebbe dovuto, invece, prendere atto del fallimento politico-amministrativo su un tema così sensibile e adoperarsi per risolvere l’impasse creatosi”. Così Eugenia D’Angelo, consigliera comunale di Aversa e Componente Segreteria Provinciale PD – Caserta e Direzione Regionale PD – Campania.
“Dobbiamo riconoscere, purtroppo, che le strategie dell’arch. Gatto nell’ultimo anno – tralasciamo gli anni precedenti perché non amiamo sparare sulla Croce Rossa – hanno prodotto risultati piuttosto fallimentari. L’arch. Gatto è stato il braccio armato di chi ci voleva fuori dal Partito Democratico: ben due richieste di espulsione per gli Eretici. Come è andata a finire? Non solo gli Eretici non sono stati espulsi ma la Commissione Regionale di Garanzia della Campania ha invitato il Segretario Regionale del PD – Campania ad adottare un provvedimento di commissariamento del Circolo di Aversa. Che aggiungere? Oppure vogliamo parlare di quel manifesto anonimo – “loro non sono del PD” – di cui l’arch. Gatto ha riconosciuto la paternità solo dopo che il TAR ha condannato la SOGERT a consegnarmi la copia della richiesta di affissione e del bonifico, addebitato sul conto corrente personale dell’arch. Gatto e non su quello del PD, con cui erano stati pagati i diritti. Era doveroso e onorevole mettere la firma – e la faccia – sul quel manifesto prima e non dopo. Farlo dopo è inutile: si è già perso l’onore politico e anche la faccia. E quest’altra uscita pubblica contro l’on. Santulli con chi è stata concordata? Con la inesistente Segreteria cittadina e/o con l’inesistente Direttivo cittadino? Quindi, ancora una volta, l’arch. Gatto parla a titolo personale. Di fronte a tale tragicomica agonia, ci permettiamo di suggerire, con molta umiltà, di capire meglio qual è il ruolo che l’arch. Gatto intende avere. Perché a nostro avviso è confuso, fortemente confuso; infatti, continuamente, sovrappone il ruolo, le funzioni e i compiti di un Segretario Cittadino del Partito Democratico con il ruolo, le funzioni e i compiti di Portavoce dell’Esecutivo Golia. Nulla di male, per carità. Ma almeno si faccia nominare Portavoce del Sindaco, così si risolve l’equivoco. E poi, diciamoci la verità fino in fondo, è anche giusto. Ma come, dopo che lui ha fatto il killer e il lavoro sporco contro gli Eretici, i suoi sodali sono stati nominati assessori e lui sta a piedi? E rischia di essere defenestrato ed espulso dal PD? Un riconoscimento sarebbe sacrosanto, quasi dovuto. Nel frattempo però sarebbe opportuno che tacesse: ne guadagnerebbe la sua dignità politica ed eviterebbe di creare imbarazzo al Partito”.
