Tenta impedire rapina in farmacia, accoltellato carabiniere

Carabiniere ferito nel tentativo di sventare una rapina in farmacia a Torino. Il brigadiere, in servizio presso la compagnia Oltre Dora, è stato colpito da due coltellate al torace, una delle quali avrebbe interessato un polmone, e da un altro fendente a una gamba.

Ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco, dove è giunto il comandante provinciale, generale Claudio Lunardo, è intubato. Ancora da chiarire quanto accaduto. Di certo c’è soltanto che era in farmacia per acquistare dei medicinali, libero dal servizio, e si è trovato di fronte due rapinatori travisati, che dopo l’aggressione sono fuggiti.

“È un fatto gravissimo. Chiederò al comandante provinciale dell’Arma aggiornamenti sulla salute dell’eroico carabiniere, intervenuto con grande spirito di servizio anche se non operativo. Un grande ringraziamento all’Arma dei Carabinieri è mi auguro che il brigadiere possa rimettersi presto”, dice il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “Esprimo la piena solidarietà all’Arma dei Carabinieri e la mia profonda vicinanza al brigadiere ferito”, aggiunge il primo cittadino.

Si è costituito nella tarda serata uno dei due rapinatori fuggiti dopo aver accoltellato il brigadiere Maurizio Sabbatino che, fuori servizio, ha tentato di sventare una rapina in una farmacia di Torino. Si tratta di un italiano di 16 anni che, forse a causa della pressione investigativa dei carabinieri su tutta la provincia, ha deciso di presentarsi al commissariato di polizia Madonna di Campagna.

Sottoposto nella notte a fermo, i carabinieri proseguono le ricerche del complice. Sono stabili, intanto, le condizioni del militare accoltellato, 53 anni, ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito da tre fendenti.

«L’augurio è che il collega possa farcela ea lui va il nostro primo pensiero. Ma non possiamo non sottolineare per l’ennesima volta, che non disponiamo di mezzi e nome idonei a fronteggiare i delinquenti. Se usiamo l’arma in dotazione ci indagano, urlando all’abuso. Se non la usiamo, finiamo morti ammazzati. Adesso basta, la misura è colma». Commenta così Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), quanto avvenuto a Torino, dove un carabiniere libero dal servizio, impegnato a sventare una rapina in farmacia è stato accoltellato gravemente. Il militare è stato intubato e si trova ricoverato in ospedale in codice rosso.

«Il collega che in quel momento era in farmacia come cliente – spiega Conetà – è riuscito a disarmare uno dei ladri armato di pistola, poi rivelatasi una scacciacani. In quel momento però il complice ha estratto un coltello sfiorando diversi fedenti. Poteva accadere, come già successo, anche con colleghi in servizio. Per questo ribadiamo la necessità di essere dotati di taser quanto prima e di ricevere protocolli operativi idonei che ci permettano di fronteggiare al meglio queste situazioni senza dover scegliere tra la barella e il banco degli imputati».

“Forze dell’Ordine sempre più al margine della società”. Queste le parole del segretario Generale UNARMA Antonio Nicolosi che, nel commentare gli aumenti stipendiali che riguarderanno a partire dal gennaio 2022 il personale del comparto sicurezza, ha esternato la sua preoccupazione. “Viviamo in un momento storico particolare in cui il costo della vita continua a salire a discapito degli stipendi che rimangono pressoché invariati. Un aumento di poche decine di euro al mese non basta a fronteggiare le esigenze economiche dei nostri colleghi in divisa che, ancora una vota, vedono elemosinarsi un aumento irrisorio capace solo ed esclusivamente di ledere la loro dignità. Questo -ha concluso- non è più tollerabile e ci batteremo affinché ognuno di noi possa condurre una vita dignitosa anche dal punto di vista economico”.

«Quando indossi una divisa come quella di un Carabiniere, di un Poliziotto, non smetti mai di esserlo, anche quando sei, come dicono, “fuori servizio”. È un qualcosa che ti senti dentro, che ti spinge ad affrontare qualsiasi situazione criminosa. Non smontiamo mai, il nostro non è un lavoro come qualsiasi altro. È passione, è volere sempre contrastare ingiustizie e violenze. La nostra unica specificità è questa. La nostra solidarietà al collega. Una preghiera per il nostro Fratello e – concludono – per i suoi Cari». Così Roberto Di Stefano, Segretario Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) su quanto avvenuto a Torino ai danni di un Carabiniere libero dal servizio, accoltellato mentre tentava di sventare una rapina in farmacia.

Redazione

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