Covid, lettera Regioni a Speranza: “in isolamento solo sintomatici”

Oggi i presidenti delle Regioni italiane si sono incontrati a Roma e hanno “preso una posizione forte rispetto alla situazione del Covid”. Lo comunica il presidente del Veneto Luca Zaia, che chiarisce: “Bisogna cambiare approccio di fronte a un cambio totale di scenario”, e anticipa: “è in corso di predisposizione un documento da inviare al ministro Speranza”. La richiesta è di applicare le direttive dell’Ecdc, e quindi “pensare di concentrarci solo sui soggetti sintomatici rispetto alle regola da seguire, e di togliere la suddivisione delle Regioni in colori, naturalmente mantenendo il monitoraggio sull’andamento dei posti letto in area medica e in terapia intensiva”, spiega Zaia. Per quanto riguarda le scuole, poi, “bisogna fare in modo che vadano in isolamento solo i ragazzi sintomatici e gli altri restino a scuola”, precisa il presidente veneto. “Il principio generale è quello della semplificazione dell’approccio prendendo atto della mutata realtà, che ci dice, ad esempio, che il contact tracing è saltato, perchè con 20.000 positivi al giorno in una Regione ci sono 200.000 persone da contattare. È evidente che il modello attuale non funziona, come si è visto con il caos tamponi che non ha assolutamente risolto il problema”.

“Guardare al futuro e procedere rapidamente verso una normalizzazione della situazione che consenta una ripresa più ordinata e il rilancio del nostro Paese. Questi gli obiettivi che ci siamo posti oggi e che sono la base di una posizione che i Presidenti della Regioni hanno condiviso in modo unanime”. Lo ha dichiarato oggi Massimiliano Fedriga Presidente della Conferenza delle Regioni. “Superare definitivamente il sistema a colori delle zone di rischio assieme all’ esigenza che la sorveglianza sanitaria sia riservata ai soggetti sintomatici rappresentano i caposaldi di un documento che sarà inviato al Governo e che sarà una piattaforma imprescindibile per il futuro confronto fra l’Esecutivo e le Regioni. Va poi semplificata la sorveglianza nelle scuole. Sotto questo profilo per non interrompere continuamente l’attività didattica in presenza è opportuno tenere in isolamento solo gli studenti positivi sintomatici. Infine occorrerà rivedere la classificazione dei ricoveri Covid evitando di includere i pazienti positivi ricoverati per altre patologie”, ha concluso.

(Com/Fat/Uct/ Dire)

Redazione

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