Teverola. Emergenza sangue: l’appello di un talassemico
Non per tutti estate vuol dire vacanze. I malati non vanno in ferie. E gli ospedali non chiudono mai. L’estate è un periodo particolarmente “magro” per chi ha bisogno di trasfusioni ematiche.
I donatori abbandonano le città per i luoghi di villeggiatura. E il sangue è difficile da trovare come l’acqua nel deserto…
Ne sanno qualcosa, per quei pazienti la cui trasfusione è salvavita. Stiamo parlando dei talassemici.
Ecco l’appello di un talassemico:
“Mi chiamo Antonio (nome di fantasia), un talassemico 42enne di Teverola: vi contatto nel esporre la grave emergenza di sangue mai vista fino ad oggi. Noi talassemici – affetti da un difetto genetico – viviamo grazie al dono della donazione di sangue con trasfusioni ogni 10/15 giorni, ma oltre a noi ci sono bambini, adulti e anziani che devono sopravvivere per altre malattie con trasfusioni di sangue, plasma ecc.
Il nostro centro di riferimento di zona per il maggior numero di pazienti, oltre ad eseguire trasfusioni, ci curano presso il reparto specializzato di riferimento del Cardarelli di Napoli dove affluiscono pazienti di Napoli e provincia, provincie di Caserta, Avellino e parte di Salerno. Io ed alcuni ragazzi, stiamo supportando la Dott.ssa Angela Iacono – presidente della Fondazione Giambrone con sede a Castel Volturno per i talassemici- la quale è attivamente attiva alla raccolta di sangue, alle attività di sensibilizzazione alla donazione e verso le istituzioni a finché ci aiutino con l’attivazione di progetti ma purtroppo la maggioranza ci ignorano.
Abbiamo organizzato una raccolta sangue il 3 e 4 settembre 2022 con il patrocinio del comune di Gricignano di Aversa e la fondazione Giambrone. Noi talassemici e pensando anche a pazienti più gravi come gli oncologici, vediamo un futuro nero visto queste emergenze che anno dopo anno diventano sempre più gravi. Non c’è una sensibilizzazione televisiva e altro come invece è avviene con il Covid.
Per noi la terapia trasfusionale e un salvavita ma sfortunatamente non si produce in fabbrica ma soltanto al gran cuore e coscienza di chi dona. Per finire stiamo cercando di attivare anche una attività di sensibilizzazione nella ricerca di aziende che ci aiutino nel poter far donare i propri dipendenti andando direttamente con la fondazione Giambrone e con una enoteca per la raccolta di sangue presso le sedi delle aziende che ci diano la disponibilità soltanto di una mezza giornata ed in cambio ai dipendenti di poter eseguire esami ematici gratuiti e aiutare a stare bene con la propria salute”.
