Carinola. Dissenso e protesta verso l’amministrazione Di Biasio

Popolazione in rivolta. Proteste ovunque. Territorio in preda al degrado. Amministrazione di Carinola in tilt.

Mentre dalla pagina ufficiale dell’amministrazione comunale si annuncia la prossima installazione di alcune telecamere in punti strategici del territorio comunale (sarà l’ennesimo annuncio?), nell’opinione pubblica montano dissenso e protesta verso la compagine guidata dal sindaco Giuseppina Di Biasio.

Nel mirino di alcuni cittadini, che hanno manifestato il loro sfogo sui social, sono finiti i risultati oggettivamente pietosi di una serie di lavori eseguiti recentemente. Su tutti il rifacimento di un tratto di asfalto nella villa comunale della frazione Casanova.

Un pugno al buonsenso e alla decenza che a qualcuno ha fatto venire alla mente una colata di ben altra materia organica.

Proprio quello che dovrebbe essere un parco pubblico fiore all’occhiello del paese, data anche la centralità della sua ubicazione, è stato interessato da un non meglio precisato intervento di manutenzione straordinaria durato mesi e mesi senza alcun plausibile motivo, se non quello di una deriva lassista ,divenendo così causa scatenante di critiche al vetriolo.

La popolazione, esasperata, non ha avuto remore ad indirizzare parole durissime all’indirizzo degli attuali amministratori.

Stessa tempistica biblica per un altro lavoro realizzato nella zona sud di Casanova, dove il senso unico alternato persiste da un tempo più che ragguardevole, incidendo sulla fluidità e sulla sicurezza della circolazione stradale, resa peraltro ancora più precaria dalla rarefazione del tappetino e, soprattutto, dalla presenza ingombrante di blocchi di cimento la cui funzione sfugge ai più.

Gli incredibili ritardi registratisi per i lavori nella villa comunale, hanno indotto molti genitori ad imputare all’amministrazione comunale un tratto di malcelata ostilità verso i più piccoli a cui, a tutta evidenza, è stato negato il diritto al gioco e alla svago. Ma le proteste si sono sviluppate anche in altri ambiti.

C’è stato infatti anche chi ha postato foto di rifiuti accumulatisi da tempo lungo alcune arterie cittadine, o anche in prossimità di edifici pubblici e luoghi di culto, come di erbacce cresciute a dismisura, di buche e segnali stradali o pubblicitari, divelti e lasciati per terra senza che nessuno si prenda la briga di rimuoverli.

Ce ne sono in tutte le frazioni, a partire dal bivio di san Donato.

Altri cittadini invece gridano da un po’ la loro esasperazione a fronte di una crisi idrica che si ripropone come un fiume carsico e che impatta grandemente sulla qualità della vita, specie dei cittadini casanovesi, costretti a vere e proprie acrobazie per fare fronte alle primarie esigenze igieniche.

Per tale carenza dal palazzo di città la motivazione che si adduce a fronte del reiterarsi del problema è duplice, ed è sempre la stessa :disfunzione dell’impianto elettrico, guasto alla pompa. Ma di interventi organici e risolutivi nemmeno l’ombra.

Insomma, si va avanti alla garibaldina, tra una processione e qualche selfie, con interventi tampone, ma senza una visione, senza una vera identità amministrativa, senza un progetto.

Di contro, tante sono le bandiere che garriscono imperiose dalle colonnine d’ingresso dell’ex carcere mandamentale. Posto che i mondiali di calcio sono finiti, non se ne comprende il perché ma, nell’incertezza: forza Azzurri!

Nulla di nuovo neppure sul terreno del contrasto alla sosta selvaggia: ovunque auto parcheggiate in divieto e carrozzine costrette alle gimcane.

Idem per le scorribande di automobilisti indisciplinati che a tutte le ore del giorno e della notte non perdono occasione per seminare il panico ed attentare alla pubblica incolumità.

Cresce anche il numero di cittadini che segnalano la inquietante presenza di ratti (al netto del sesso) di grosse dimensioni fuoriuscenti dalle caditoie, ormai indisturbati, con disperata preoccupazione dei titolari di esercizi commerciali deputati alla vendita di alimenti.

Tutto ciò a sei mesi dalla nuova stagione estiva che, sinistro presagio, per Carinola sarà l’ennesima stagione di sangue lungo l’Appia, strada killer, che continuerà a mietere morti senza che nessuno muova un solo passo per cercare soluzioni idonee ad accrescerne il livello di sicurezza.

Guai a parlare di rotonde, di semafori, o di autovelox, o di un’opera pressante di sensibilizzazione verso Anas e Prefettura (responsabili quanto il comune di Carinola e nello specifico di tutti i sindaci dal dopoguerra ad oggi fatta eccezione per qualcuno ma non per l’ultimo decennio).

Un quadro dunque desolante.

Che diventa drammatico e deprimente ad ascoltare il mantra giustificativo riassunto nella stantia locuzione secondo cui la colpa sarebbe di “quelli di prima”. Quelli di prima chi? Verrebbe da chiedersi.

La verità è che forse ha ragione De Luca quando afferma che il PD è formato per il 99% da miserabili e per l’1% da incompetenti.

Lui esclude ovviamente sè stesso e il figlio. Noi, no. E non ci aspettiamo nulla di buono.


(In foto da sx Salvatore Mannillo e il sindaco Giuseppina Di Biasio)

Redazione

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