Carinaro. Opposizione dura: “Affinito si dimetta”

Minoranza assente nel consiglio comunale di questa mattina a Carinaro per la surroga del dimissionario Mauro Nicola Barbato con Vittorio Buonanno.

I consiglieri di opposizione Annamaria Dell’Aprovitola, Paolo Sepe, Nicola Sglavo e Giovanni Zampella hanno deciso di spiegare i motivi di questa assenza.

“La nostra assenza tra i banchi dell’Assise – fanno sapere i quattro consiglieri di minoranza – non vuole essere assolutamente una mancanza di rispetto nei confronti del nuovo componente del civico consesso, al quale rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro, convinti che saprà fare del suo meglio nell’esclusivo interesse della comunità di Carinaro. Nel contempo, diamo atto all’ormai ex consigliere Barbato di aver compiuto un passo indietro che noi avevamo auspicato che avvenisse prima ed in virtù di una presa di coscienza politica alla luce dell’inchiesta che ha travolto l’amministrazione comunale. Chi invece, e qui veniamo al motivo della nostra assenza di oggi, si ostina a rimanere incollato alla sua poltrona, è il sindaco Affinito che, incurante delle gravi accuse mossegli dalla magistratura inquirente e del totale scollamento della sua maggioranza e tra la sua compagine amministrativa e la popolazione locale, preferisce andare avanti e continuare a gestire il potere per il potere, come se nulla fosse accaduto fino ad oggi”.

“Per noi il primo cittadino e la sua complice maggioranza non rappresentano più la nostra comunità né hanno più quella dignità e quella autorevolezza che devono avere gli amministratori comunali, né vengono più riconosciuti tali dai cittadini di Carinaro che meritano ben altro e non questo scempio indecoroso e vergognoso – sottolineano i consiglieri -. Siamo sempre più convinti, anche alla luce delle dimissioni dell’ex assessore Mauro Barbato e del ritorno in giunta dell’ex vice sindaco, che l’unica strada percorribile per Affinito e la sua complice maggioranza sia quella delle dimissioni, non certo quella scelta finora di rappezzi messi qua e là e di soluzioni tampone tanto per tirare a campare”.

“Che altro deve succedere per farvi avere un sussulto di dignità? – concludono -. A cos’altro volete costringere ad assistere la nostra comunità prima di passare la mano a chi sarà chiamato a ripristinare un minimo di legalità e di funzionalità della macchina amministrativa, oltre al riportare la dovuta serenità e di dialogo e confronto nella nostra amata Carinaro? Basta, la misura è colma”.

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Redazione

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