Quarto. Libera anche la seconda casa occupata

Occupava da abusiva un appartamento a Quarto, nel Napoletano, ma lo riconsegna. Una ragazza di 20 anni incensurata, che lo scorso 31 ottobre era entrata illegalmente in un alloggio popolare in via De Gasperi 69, ha consegnato le chiavi dell’abitazione ai carabinieri.

I militari a loro volta, le hanno consegnate  alla 83enne legittima assegnataria che ha potuto riprendere possesso dell’abitazione

“Grazie alla sinergia istituzionale e alla fermezza abbiamo ottenuto la liberazione poco fa anche del secondo alloggio occupato in via De Gasperi che è stato anche già riconsegnato”. Così il sindaco di Quarto Antonio Sabino commenta lo sgombero e la riconsegna dell’abitazione.

L’alloggio venne occupato dalla giovane mentre la donna si trovava a casa della figlia, a Villa Literno (Caserta), per motivi di salute.

“I nostri uffici – continua il sindaco – avevano proceduto anche in questo caso alla denuncia penale nei confronti dell’occupante abusiva e alla successiva diffida a lasciare l’alloggio libero entro 5 giorni, che scadevano domani. In questi giorni abbiamo costantemente monitorato la situazione con gli uffici del Patrimonio, le assistenti sociali e naturalmente la Polizia Municipale”.

LA STORIA

Durante la sua permanenza fuori il comune flegreo, un uomo e la sua compagna hanno forzato la porta del suo appartamento occupandolo. Oltre a questo, i due abusivi le hanno distrutto completamente l’arredamento ed hanno lanciato dal balcone biancheria ed oggetti personali.

“Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, con il sindaco Antonio Sabino in prima linea e l’importante lavoro di morale suasion del consigliere comunale Davide Secone, abbiamo dimostrato che le cose si possono fare, evitando anche azioni violente che erano comunque previste se le abitazioni non fossero state liberate spontaneamente dagli occupanti – dichiara Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, che ha denunciato in prima persona le occupazioni abusive a Quarto -. Spesso assistiamo a una bulimia legislativa che porta alla continua approvazione di nuove leggi che agiscono sugli stessi argomenti, una valanga normativa che molte volte si rivela inutile e dannosa. Il caso di Quarto ha dimostrato che quando i cittadini denunciano e le istituzioni si muovono rapidamente, seguendo le norme già esistenti, è possibile raggiungere i risultati sperati e garantire giustizia ai cittadini”.

Redazione

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