Autovelox, supera limite velocità di 0,20 chilometri orari: multato

Una multa dell’autovelox per avere superato il limite di velocità di soli 0,20 chilometri all’ora.

L’incredibile caso arriva da Trepuzzi, comune vicino Lecce, dove la Polizia Locale ha fatto recapitare una sanzione per eccesso di velocità ad un automobilista.

Quest’ultimo immortalato da un autovelox mentre percorreva la strada statale 613 Brindisi-Lecce, diretto verso il capoluogo brindisino, viaggiando ad una velocità (inclusa la tolleranza del 5%) di 110,20 km/h lì dove il limite massimo di velocità era di 110 km/h.

La Corte di Cassazione ha già sottolineato che non dovrebbero essere emesse multe per piccoli superamenti del limite di velocità.

L’automobilista dovrebbe sperare nella comprensione dell’ente che possa cancellare il verbale, altrimenti è costretto a rivolgersi al giudice di pace, evitando così ulteriori spese legali, tra cui il contributo unificato che può essere paragonabile al costo dell’intera multa se pagato entro 5 giorni.

Autovelox, multato per avere superato il limite di un 1 km/h

42 euro di verbale ed oltre 30 euro di spese di notifica, avvenuta quasi 7 mesi dopo l’accertamento dell’infrazione.

L’automobilista salentino decide di presentare ricorso al Prefetto chiedendo l’annullamento della multa: aveva superato il limite di velocità di un 1 km/h.

È accaduto a Gallipoli, dove un cittadino si è visto recapitare a casa un verbale della Polizia Locale.

‘Fotografato’ dal ‘Velomatic 512D’ installato sulla 101 Gallipoli – Lecce a viaggiare (tolta la tolleranza del 5%) ad una velocità di 71 km/h.

Un decimo di chilometro orario in più rispetto al limite previsto in quel tratto di strada.

L’uomo ha deciso di presentare ricorso poiché nella convinzione di essere stato vittima di un abuso.

La multa è scattata per appena 1 decimo di chilometro all’ora in più anche se la Cassazione, con l’ordinanza 3698 del 2019, ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco.

Il verbale, inoltre, è stato notificato a distanza di oltre sette mesi, quindi già prescritto.

La multa, infatti, risale al 19 ottobre 2023, ma è stata recapitata a casa dell’automobilista soltanto nei giorni scorsi.

COSA FARE PER NON PAGARE LA MULTA

Per non pagare la multa bisogna proporre ricorso. In tal caso bisogna affidarsi ad Associazioni di Consumatori o avvocati che siano veramente competenti nelle sanzioni amministrative e conoscitori della legge 689/81. Infatti, non basta essere un Avvocato famosissimo, c’è bisogno di conoscere attentamente la materia.

Sfatiamo anche il mito: “scarico i moduli, faccio da me!” oppure si rivolgono al ‘cugino di turno’. Istruire un ricorso non è come montare un mobile dove si seguono le istruzioni.

Spesso e volentieri si sente dire “valla a pagare”. Assolutamente no! Chi vi risponde in questo modo o non conosce la materia oppure non vi vuole aiutare.

RICORSO: QUANDO E’ ACCOLTO

Un ricorso viene rigettato quando la Prefettura lo fa con ordinanza o quando il Giudice di Pace emette sentenza. Se manca uno di questi elementi, il ricorso assolutamente non è stato perso.

Se per il GdP bisogna emettere sentenza, per il Prefetto vigila l’istituto del silenzio assenso. Nel senso che: presentato il ricorso e passato un certo numero di giorni, a seconda dei casi, il ricorso si intende automaticamente accolto.

Stranamente – in alcuni casi – i Comuni o gli Enti Provinciali sollecitano il pagamento per i ricorsi vinti. I cittadini però non ci stanno e si muovono con una vera e propria azione legale per far valere le proprie ragioni.

COME AVERE INFORMAZIONI

Tra le varie associazioni presenti in zona vi segnaliamo e vi suggeriamo di contattare IlRicorso.it: sono presenti sul territorio dal 2005 e negli ultimi anni hanno raggiunto risultati strabilianti per gli autovelox di Marcianise, Cellole, Mondragone, Sessa Aurunca, Aversa Nord.

Redazione

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