Trenitalia, abbonamenti AV: dimezzati gli aumenti

Dimezzato l’aumento degli abbonamenti AV. È una delle prime misure transitorie adottate in attesa delle soluzioni definitive che giungeranno entro giugno, a cura di un tavolo tecnico avviato appositamente.

I nuovi prezzi saranno inseriti nei sistemi di vendita a partire da metà febbraio a valere sugli abbonamenti di marzo. Quanto pagato in più per gli abbonamenti di febbraio sarà comunque rimborsato con tempi e modalità che Trenitalia comunicherà quanto prima. Il nuovo provvedimento concretizza la volontà di apertura annunciata ieri dall’AD di FS Italiane, Renato Mazzoncini, durante l’audizione in Commissione Lavori Pubblici del Senato.

Le nuove revisioni di prezzo sul fronte abbonamenti AV, condivise con il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, sono state annunciate oggi pomeriggio da Barbara Morgante, AD di Trenitalia, nel corso dell’incontro con la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, coordinata dal vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Le revisioni di prezzo saranno visibili sui sistemi per gli abbonamenti di marzo, acquistabili da metà febbraio. I viaggiatori che hanno già acquistato o acquisteranno il titolo di viaggio per il mese di febbraio potranno chiedere un rimborso della differenza.

Ridotta quindi al 10% la crescita del prezzo dell’abbonamento (Lun-Ven, senza limiti di orario) e del 17,5% circa per l’abbonamento full (7 giorni, senza limiti di orario). Rimangono confermate le riduzioni delle tipologie di abbonamento per la fascia 9-17, che erano state già diminuite del 15% (Lun –Ven, 9-17) e del 5% (7 giorni, 9-17).

Ecco alcuni esempi di nuovi prezzi per gli abbonamenti AV:

Tratta

Lun-Ven

Lun-Ven 9-17

Full (7 giorni)

7 giorni 9-17

Roma – Napoli

391

303

418

338

Torino – Milano

374

289

399

323

Firenze – Bologna

246

190

263

213

FS Italiane conferma la necessità di cercare nuove soluzioni sulla questione abbonamenti AV entro giugno: tra le idee attualmente sul tavolo – come ha spiegato Mazzoncini in Commissione – la possibilità di inserire in un contratto di servizio alcuni collegamenti AV in orario pendolare. Al contempo potranno essere valutati ulteriori strumenti di welfare per i pendolari, anche sulla base di quanto proficuamente realizzato in altri contesti europei.

Redazione

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