SMCV. Tribunale nell’ex Caserma Mario Fiore, Bosco: “Evitiamo empasse”

Il prossimo 13 settembre scadrà la proroga ministeriale che nel lontano 2013 ha consentito al Tribunale di Caserta di continuare a svolgere regolarmente le udienze penali e civile nel relativo plesso. Pertanto, migliaia di fascicoli saranno trasportati a Santa Maria Capua Vetere, ma senza avere una collocazione definitiva. Infatti, è notorio che mentre il settore penale ha trovato la sua collocazione unitaria nel Palazzo di Giustizia in Piazza della Resistenza, il settore civile (comprese le sezioni lavoro, esecuzioni e fallimentare), attualmente ubicate nel plesso di via Santagata e destinate a trasferirsi nei locali della ex Caserma Mario Fiore, subirà non pochi disagi da questo ulteriore flusso di carte non previsto.

Nell’imminenza della prossima scadenza, il presidente del Tribunale dottoressa Casella ha diramato il decreto numero 234/2018 ove si legge da un lato che ‘sono stati reperiti nel territorio di Santa Maria Capua Vetere spazi ulteriori per consentire la integrale allocazione del personale e dei servizi del Tribunale’ (Caserma Mario Fiore e ex casa Comunale di Piazza Della Resistenza); ed ancora, nonostante la Presidenza del Tribunale abbia ‘ricevuto formale comunicazione di ultimazione dei lavori di ristrutturazione, conclusasi alla data del 28 aprile 2018’ tuttavia il locali della ex Caserma Mario Fiore non sono ancora utilmente utilizzabili ‘non essendosi realizzata, per motivi tecnici, la consegna dell’immobile medesimo al competente ufficio del Ministero della Giustizia, neppure relativamente ad una sola ala (così come richiesto da questa Presidenza, da ultimo con nota del 11 luglio 2018 indirizzata al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche)’.

Recependo e facendo proprie le gravi preoccupazioni provenute dall’intera classe forense, il consigliere regionale di ‘Campania libera – Psi – Davvero Verdi’ Luigi Bosco interviene sulla vicenda: «Sono estremamente preoccupato di ciò che sta avvenendo in città. I gravi ritardi a cui stiamo assistendo stanno mettendo a repentaglio la stessa allocazione della sede del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. È notorio che l’afflusso di migliaia di persone in città foraggia le numerose attività economiche che si sono sviluppate nei pressi delle sedi del tribunale. La sospensione di alcune udienze, così come paventato dal presidente, arrecheranno danni non solo alla categoria forense, già gravemente danneggiata dal frazionamento degli uffici giudiziari, ma soprattutto alla cittadinanza che vedrebbe ulteriormente ritardato il riconoscimento dei propri diritti. L’empasse che si sta concretizzando è inaccettabile. Auspico che il sindaco Antonio Mirra faccia tutto quanto in suo potere per evitare quanto previsto nel decreto del presidente Casella, e ponga in essere quanto in suo potere per consentire la rapida consegna della ex Caserma Mario Fiore al competente ufficio del Ministero della Giustizia. Anche io, nel limite delle competenze regionali, darò il mio contributo affinché la giustizia sia ancora amministrata nel comune di Santa Maria Capua Vetere per la tutela dell’intera categoria forense, dei cittadini e dell’indotto economico che si è sviluppato con la presenza del Tribunale».

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Redazione

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