11enne rimane incinta dopo aver subito abusi sessuali

È a dir poco raccapricciante il terribile incubo che è stata costretta a vivere una ragazzina di soli 11 anni nella provincia di Tucumàn in Argentina. La bimba ha subito abusi da parte di un 65enne che è per l’esattezza il compagno della nonna a cui la stessa ragazzina era stata affidata in seguito alle violenze che le sue sorelle precedentemente avevano subito da parte del compagno della madre. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che tale scelta presa per garantire la sicurezza e la stabilità della ragazza avrebbe potuto provocare al contrario tutto ciò. Eppure il peggio è accaduto sconvolgendo la sua vita in tutti i sensi.

L’undicenne è infatti rimasta incinta in seguito a questi gravi abusi sessuali che l’hanno costretta a ritrovarsi dinanzi ad una prospettiva esistenziale che ha messo a totalmente a repentaglio la sua tranquillità. La triste protagonista di questa storia ha dovuto affrontare delle difficoltà sempre più grandi a causa di questioni che hanno a che fare  con le pratiche dell’aborto, vietato in Argentina a meno che quest’ultimo non sia motivato da ragioni valide come un eventuale malattia grave della madre o un abuso sessuale come nel caso di questa giovanissima ragazza. Quest’ultima con la complicità della madre, convinta di poter abortire legalmente, ha mosso la richiesta di aborto che è però stata rifiutata. Le autorità sanitarie hanno effettivamente agito in maniera contraria e anziché favorire il suo aborto, hanno fatto sì che alla piccola fossero iniettati dei corticosteroidi per forzare la crescita del feto e costringerla a portare avanti la gravidanza malgrado la sua volontà di interromperla. Pochi giorni fa però la ragazzina ha dato alla luce il bambino con un parto cesareo che è stato effettuato da due medici privati. Il neonato pesa solo 660 grammi e con grande probabilità non sopravviverà a causa delle modalità secondo cui si è sviluppata l’intera gravidanza.

La ragazzina in questione è stata costretta da tutte queste persone a trovarsi di fronte a delle situazioni che non combaciano assolutamente con quelle che invece sono le prorogative e i bisogni di una ragazzina della sua età. A 11 anni la realtà per una bambina dovrebbe essere ben diversa da quella che lei purtroppo è stata costretta a vivere. Nessuno l’ha tutelata realmente e nessuno ha permesso che la sua vita tornasse ad essere “normale” per quanto ciò possa essere possibile date le tante violenze subite. Per sfortuna la vita le ha riservato per questa parte della sua esistenza tante difficoltà e pochi motivi per essere felice, ha conosciuto dei dolori estremi nonostante la sua giovinezza e sicuramente questi continueranno a seguirla per molto tempo senza lasciare spazio alla serenità, ma è altrettanto sicuro che prima o poi lei, insieme alle persone che più la amano, riuscirà a trovare quella pace che le è stata strappata con la forza da un uomo indegno che ha abusato di lei, privandola della sua gioia.

di Filomena Iuliano

Redazione

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