(VIDEO) Usura, sgominata banda nel Napoletano: tassi fino al 120%

Nella mattinata odierna i militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna (NA) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 indagati (3 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) poiché gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere, usura, estorsione e detenzione illegale di armi da fuoco, reati aggravati dalle modalità mafiose.

L’indagine, condotta dal citato Nucleo Investigativo e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, è stata avviata a seguito dell’omicidio di MARINIELLO Vincenzo, alias “o’ cammurristiello”,  capo dell’omonimo clan, operante in Acerra e comuni limitrofi, avvenuto ad Acerra (NA) il 17 febbraio 2019, i cui autori ad oggi non sono stati individuati.

Nel corso delle investigazioni:
– sono stati identificati il vertice e i collaboratori di un gruppo criminale dedito principalmente all’usura, nonché alcune delle vittime di usura/estorsione, tra cui due artigiani. Inoltre, è stato accertato il tasso usuraio applicato dal sodalizio, che variava dall’8% al 120% mensile;
–       è emerso che lo stesso MARINIELLO Vincenzo era stato fruitore di un prestito da parte di uno suo sodale, arrestato con l’operazione odierna, a seguito del quale ne sarebbero derivate frizioni interne al clan;
–       si è documentato che il suocero del citato capo clan e un esponente di spicco del clan DI BUONO di Acerra avevano la disponibilità di due pistole.

Ulteriori 3 arresti nell’ambito dell’operazione dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dalla Dda di Napoli. Sono stati catturati in Spagna, sull’isola di Tenerife, tramite SCIP con il supporto dell’Unitá F.A.S.T. (Fugitive Active Serching Team) della polizia spagnola. A finire in manette in Spagna il promotore dell’associazione per delinquere e due suoi parenti.

Gli 8 arrestati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere, usura, estorsione e detenzione illegale di armi da fuoco, reati aggravati dalle modalità mafiose.

1. CANNAVACCIUOLO Antonio, cl. ’92;
2. CAPORALE Igino, cl. ’63;
3. MARINIELLO Carmela, cl. ’52;
4. DI BUONO Pasquale, cl. ’89;
5. SORIANO Benito Giuseppe, cl. ’39.

Arrestati in Spagna
1. BUONAIUTO Vincenzo, cl. ’76;
2. DI BUONO Teresa, cl. ’90;
3. LARA Leopoldo, cl. ’97;

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Redazione

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