Quirinale, Sgarbi: “I numeri, allo stato, non ci sono”

“Certamente non sono il portavoce di Berlusconi, e infatti ho sempre dato la parola a lui che è ‘la voce’. Questo è il mio metodo: presentare il candidato presidente ai colleghi parlamentari. È chiaro che in assenza della sua voce (di Berlusconi) l’operazione non  è fungibile ed è evidente che io non possa fare il portavoce. I numeri, allo stato, non ci sono, ma esorto Berlusconi, e non Tajani, a parlare direttamente con i suoi elettori e a incontrarli personalmente”. Così, in una nota, Vittorio Sgarbi in merito alle elezioni per il Quirinale.

Io mi sono limitato a presentarlo e il mio risultato è sempre stato straordinario e di grande effetto per la personalità  riconosciutagli anche dai suoi avversari politici. Quelli che oggi sono senza casa trovano in Berlusconi un riferimento che hanno perso in Grillo e non hanno trovato in Conte. Questa è stata la mia azione: ho fatto parlare un parlamentare con i suoi colleghi. Nessuna operazione sotterranea. Nessun mistero. Io in Parlamento ci sono da piu tempo di Tajani: ho conosciuto Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro, Napolitano e Mattarella. E ho quindi votato un mio collega parlamentare. Dunque l’effetto è quello della voce e non del portavoce”.

Redazione

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