Rimborsi volo cancellato: estate calda causa scioperi per chi viaggia in aereo

L’estate è iniziata ufficialmente e dopo la fine degli esami di maturità sarà il tempo delle vacanze anche per le famiglie.

Gli esperti di settore stanno esultando per il numero di prenotazioni arrivate per i mesi di luglio e agosto e i flussi turistici sembrano tornati ai livelli pre-pandemia. L’unica incognita arriva per chi ha scelto l’aereo per viaggiare.

La primavera è stata caldissima a causa di scioperi generali e giornate di protesta che hanno causato ritardi e cancellazioni dei voli.

L’estate si preannuncia sulla stessa falsariga. Per questo motivo è fondamentale conoscere i nostri diritti di passeggeri e capire come comportarci se il nostro volo viene cancellato all’improvviso.

Gli scioperi già fissati per l’estate 2023

Le notizie per quanto riguarda scioperi e giornate di interruzione del servizio non sono incoraggianti. Il prossimo 15 luglio ci sarà uno sciopero nazionale del trasporto aereo che coinvolgerà tutti gli scali italiani. Il 22 luglio si fermeranno per 4 ore i lavoratori dell’aeroporto di Cagliari. Nel frattempo, compagnie low cost come Ryanair e Transavia annunciano proteste, cancellazioni di voli e riduzione dei servizi. E mancano ancora notizie certe sulle fermate di agosto. Una situazione estremamente complessa e mutevole e che rende fondamentale capire cosa fare in caso di cancellazione del volo non prevista.

Volo cancellato: quando mi spetta il rimborso e a quanto ammonta?

A regolare la disciplina delle tutele dei viaggiatori e a stabilire l’entità dei risarcimenti sono il Regolamento CE 261 per quanto riguarda i voli comunitari e la Convenzione di Montreal per quelli internazionali. Se non vogliamo perderci nel linguaggio burocratico possiamo capire come funzionano i rimborsi per il volo cancellato anche tramite le pagine di AirHelp, società che si occupa di tutele per le vittime dei disservizi del trasporto aereo.

Nella pagina dedicata ai risarcimenti per la cancellazione dell’aereo si legge che le compensazioni non sono previste se la compagnia ci avvisa dell’annullamento del volo con 2 settimane di anticipo sulla partenza. Oppure se ci avvisa con preavviso minore ma sostituisce il volo che abbiamo pagato con un altro di orari simili o se la cancellazione è dovuta da circostanze eccezionali non dipendenti dall’operatore.

Negli altri casi la legge stabilisce che ci spettano il rimborso del biglietto (se non accettiamo un volo alternativo proposto dalla compagnia) e un indennizzo economico. Se accettiamo il nuovo volo e se voliamo nell’Unione Europea il risarcimento si calcola in base alla lunghezza della tratta e al ritardo accumulato. Si parte dai 250 euro dei voli più corti fino ad arrivare ai 600 euro per quelli più lunghi di 3.500 km che accumulano un ritardo superiore alle 4 ore.

Le tutele sono invece minori se voliamo su tratte internazionali. In questo caso la Convenzione di Montreal ci garantisce soltanto il rimborso dei danni causati dal disservizio. Ovvero delle spese generate direttamente dalla cancellazione del volo.

Come posso chiedere il risarcimento per la cancellazione?

Se il nostro volo viene cancellato e abbiamo scoperto di avere diritto a un rimborso per il volo possiamo percorrere 3 strade per inoltrare la richiesta di risarcimento. La prima è quella di presentarsi al desk dell’operatore con la carta d’imbarco, i documenti di prenotazione e gli scontrini delle spese affrontate durante l’attesa forzata in aeroporto. Il tutto ricordando che la legge stabilisce che abbiamo diritto anche al pagamento di cibo e bevande, di un hotel pagato se l’aereo sostitutivo parte il giorno dopo e del trasporto verso la stessa struttura ricettiva. Dopo aver chiesto i motivi del disservizio al personale potremo far partire la pratica di rimborso.

Con gli stessi documenti e le testimonianze fotografiche dei ritardi accumulati possiamo chiedere il risarcimento anche online se la compagnia aerea ha un form dedicato sul proprio sito. La terza opzione, se non vogliamo perderci in intoppi e lungaggini burocratiche o semplicemente non vogliamo perdere ulteriore tempo, è quella di affidarsi a società che tutelano i viaggiatori e far seguire la pratica ai loro esperti.

Cosa fare in aeroporto mentre aspetto il nuovo volo?

Essere costretti ad aspettare in aeroporto il nuovo volo è indubbiamente fastidioso. Non tutte le attese, però, sono uguali e possiamo trasformare un disagio in una bella opportunità per conoscere qualcosa di nuovo. Se le ore da trascorrere nello scalo sono poche possiamo approfittarne per assaggiare la cucina locale, fare acquisti a prezzi vantaggiosi nei negozi duty free o semplicemente goderci un bel libro o la serie Tv che abbiamo sempre voluto vedere e sempre rimandato.

Se invece il volo sostitutivo parte con più di 10 ore di ritardo o addirittura il giorno dopo una buona idea potrebbe essere quella di aggiungere una tappa in più alla vacanza. La maggior parte degli scali europei, sia quelli di grandi dimensioni come quelli di Madrid o Parigi, sia quelli più piccoli, sono perfettamente collegati alle città che li ospitano. Città meravigliose e tutte da scoprire. Idem scali internazionali come quello di Los Angeles e San Francisco. Cogliamo l’occasione al volo e partiamo con l’esplorazione.

Redazione

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