Morta dopo spirometria a 32 anni: 11 medici indagati

Sono 11 i medici indagati per la morte della 32enne dopo aver effettuato una spirometria in una struttura sanitaria.

Monica Bongellino è deceduta il 28 marzo all’ospedale Santissima Annunziata alcuni giorni dopo aver effettuato l’esame in una struttura sanitaria della provincia di Taranto.

Domani sarà affidato l’incarico per l’autopsia al medico legale Alberto Tortorella, su delega del pm Marzia Castiglia.

Dopo la spirometria la 32enne aveva accusato i primi malori con conati di vomito e la situazione era peggiorata al punto da rendere necessario il trasferimento della donna all’ospedale di Taranto dove era stata ricoverata in rianimazione.

Per la paziente, però, non c’è stato nulla da fare.

La procura di Taranto ha aperto un’inchiesta in seguito alla denuncia presentata dai familiari della donna, assistiti dall’avvocato Raffaele Errico.

I medici indagati sono quelli impegnati nelle fasi che hanno preceduto il decesso.

Monica Bongallino faceva parte dell’associazione Genusia mani in pasta ed era molto conosciuta nella cittadina ionica.

Spirometria: a cosa serve e come viene effettuata

La spirometria è l’esame più comune per valutare la funzionalità respiratoria, attraverso il quale si misurano volumi e flussi respiratori.

Viene utilizzata per la diagnosi di diverse patologie respiratorie e polmonari, ma viene utilizzata anche come test di prevenzione per chi lavora in ambienti polverosi o per i fumatori.

Che cos’è la spirometria

La spirometria rappresenta il primo esame di valutazione della funzione polmonare: misura sia i volumi, cioè l’aria contenuta nei polmoni, che i flussi e quindi la velocità con cui i volumi sono espulsi.

Può essere svolta con modalità ed apparecchiature diverse a seconda dei quesiti diagnostici.

Come viene effettuato l’esame

Dopo aver raccolto i dati anagrafici, in particolare peso e altezza, e la storia clinica, il paziente viene istruito sulla modalità dell’esame.

Viene applicato uno stringinaso al fine di ottenere il massimo sforzo possibile nella esecuzione del test e viene richiesto di soffiare almeno 3 volte attraverso un boccaglio monouso, stretto tra le labbra, collegato con un tubo flessibile allo spirometro. Lo spirometro è connesso a un computer che riproduce e stampa le curve flusso-volume.

L’esame è indolore e dura circa 10 minuti. È molto importante sapere che l’uso di farmaci broncodilatatori dovrebbe essere sospeso almeno 12 ore prima dell’esame.

Quando effettuare la spirometria e controindicazioni

La spirometria è indicata per chiunque, pur avendo un buono stato di salute, abbia superato i 45 anni è fumatore o lavora in ambienti polverosi. In questo caso la spirometria è da intendersi come esame di prevenzione.

La spirometria come esame diagnostico e controllo della terapia invece è indicata per chi ha disturbi respiratori e/o esegue terapie.

Redazione

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